Politica. La lezione del predecessore: dopo che Zoff rassegnò le dimissioni da ct della Nazionale nel 2000, in seguito all'attacco dell'allora Presidente del Consiglio Berlusconi, Trapattoni cerca il politically correct. "Un ct deve ascoltare il cuore che sta a sinistra ma seguire la ragione che sta a destra". Ma quando si tratta di fare allenamento, ecco che spunta tutta la sua leadership. "I giocatori sono liberi di fare quello che dico io". Le concessioni, quelle che contano.
Carne e frecce. Uno dei problemi dell'ex ct Azzurro era l'abbondanza di
materiale.
"C'è maggior carne al fuoco al nostro arco, anche se l'arco
lancia le frecce"
. Ma la massima non lo risparmiò dalle critiche, quando
nel 2002 decise di non portare Baggio a quello che sarebbe stato il suo
quarto Mondiale.
Religione.
Sempre la spedizione di Corea e Giappone porterà il Trap alla ribalta. A partire dall'osservante rituale prepartita, con il ct ripreso a spargere acqua santa sulla panchina e sul campo. "Non chiedevo a Dio la vittoria, ma di preservare i miei giocatori" . Le preghiere si infransero su Byron Moreno e quell'ottavo maledetto. "L'unica partita che vorrei rigiocare" , dirà Trapattoni.
Buonsenso. Euro 2004, il canto del cigno del Trap Nazionale. L'Italia si allena a Lisbona prima del debutto nella competizione contro la Danimarca. Durante la partitella in famiglia, Buffon non trattiene un rigore né la seguente bestemmia. "La Madonna non c'entra, se non l'hai presa è colpa tua", il simpatico rimprovero del ct.