Sarà che si somigliano, sarà che ormai il Cholismo ha fatto proseliti nemmeno fosse una religione pagana. Ma anche Giovanni Trapattoni, che di esperienze in panchina ne sa qualcosa, è rimasto incantato da Diego Pablo Simeone e dal suo Atletico Madrid. Un gioco capace di imbrigliare, e non per la prima volta, il Barcellona, e di mettere in seria difficoltà anche il Bayern Monaco per una finale di Champions al momento distante soli 90 minuti.
L'intensità e l’organizzazione difensiva di Simeone ricordano molto le squadre del Trap: un'analogia che l'ex CT ha ammesso chiaramente, come riportato da As. "Simeone mi piace, e non credo si offenda se dico che il suo personaggio è come il mio. Le mie squadre hanno la sua stessa filosofia”. Cholismo come calcio noioso, catenacciaro e votato più a distruggere che a creare? Non secondo Trapattoni, che non ha perso l'occasione per esprimere il proprio dissenso di fronte al tiqui-taca: "Non dico i nomi, ma ci sono squadre che toccano il pallone per mezz’ora senza tirare mai... io così mi addormento! Preferisco mille volte Simeone, uno che va dritto al punto e regala spettacolo con la sua intensità. Dire che gioca male è una grande bugia".
Nella semifinale di Champions tra Atletico e Bayern Monaco, il cuore del Trap sarà diviso a metà. Da una parte l’amore per Simeone, dall’altra il suo Bayern Monaco, la squadra con cui ha vinto un campionato e due coppe nazionali. L’affetto per i tedeschi è ancora intatto visto che a distanza di quasi 20 dalla sua esperienza bavarese continua a sentirlo davvero “suo”: "Il mio Bayern ha nel dna la forza per riuscire nelle grandi imprese. Per Simeone sarà una battaglia molto dura, ma può riuscirci: 90 minuti sono molto lunghi sul campo del Bayern".