Il calciomercato 2.0 parte da internet. E da una piattaforma sempre più in voga tra le società come TransferRoom. A Barcellona, qualche giorno fa, si è tenuta un’importante convention che ha fatto il paio con quella già tenuta in autunno, dove fu l’allora direttore sportivo della Roma Monchi uno dei relatori principali. Era il 20 novembre, e il dirigente giallorosso spiegava l’importanza di un sistema virtuale che potesse rendere più semplice le operazioni tra i club.
In effetti, quello di TransferRoom è un mondo in netta crescita. Rappresentanti di oltre 150 club erano presenti nella grande città catalana e nelle ultime tre sessioni di mercato la piattaforma ha permesso di portare a compimento oltre 200 operazioni. “Rende tutto più facile”, conferma Sasa Bjelanovic, ds dell’Hajduk Spalato. “Rappresenta una grande novità per tutti perché ci permette di stare a contatto con i club quando prima c’erano invece molte difficoltà”.
“E poi ci permette di monitorare i giocatori: io personalmente guardo sempre i nostri in prestito”, gli fa eco Federico Balzaretti, presente a Barcellona in rappresentanza della Roma. “Tra questo e i contatti che ci permette di avere, magari con società lontane, TransferRoom si sta confermando una realtà davvero utile e funzionale”.
Anche il summit di qualche giorno fa è stato molto positivo. Tra i club partecipanti c’erano il Manchester City, Everton, Leeds United, Wolfsburg, Barcelona, Sevilla, Real Sociedad, Zaragoza, Alavés, Tenerife, Granada, Almeria, Real Sociedad, River Plate e Boca Juniors. Ma anche Roma, Napoli, Sampdoria e Juventus, per cui è ambasciatore Claudio Chiellini. Che conferma: “La piattaforma di Transferoom facilita il lavoro dei club e permette di restare in contatto in tempo reale con squadre di tutto il mondo”.
Per un calciomercato in continua evoluzione, il villaggio sempre più globalizzato del calcio si sta adeguando in fretta. E mondi virtuali come TransferRoom lo dimostrano.
