"Manc o'gallucc san san riusciamo a mangiare oggi". Sarà un polletto foggiano - tipico piatto del pranzo di ferragosto - piuttosto indigesto per tutta la piazza rossonera. É questa la battuta con cui prova a sdrammatizzare un tifoso del Foggia, riunitosi con una trentina di colleghi avanti lo stadio. É divisa la città, ma é diviso anche il Gargano intero.
Non si parla d'altro da queste parti, anche nei posti di vacanza, affollati di gente: da Vieste a Peschici, passando per Mattinata. Il dubbio amletico é sempre quello: "E ora che si fa senza De Zerbi?"
Buonissima parte della tifoseria rossonera é proprio dalla parte dell'allenatore bresciano, che ha lasciato decisamente un vuoto nei cuori di chi segue la squadra. Un risveglio amaro dopo una domenica con un sali-scendi di emozioni con l'arrivo di Giovanni Stroppa a prendere le redini della squadra nel pomeriggio. "Muore un papa, se ne fa un altro".
C'é anche chi con grande ottimismo é pronto a voltare pagina, provando a lasciarsi alle spalle l'era De Zerbi, finita in una domenica rovente di estate quasi finita. Saranno roventi pure gli ultimi giorni prima dell'inizio del campionato, con la squadra in partenza per Norcia e per il calciomercato.
Intanto Foggia prova a ricominciare con tutti gli strascichi di una piazza scottata, ma con una squadra pur sempre competitiva. L' arrivo di un nuovo allenatore con lo stesso identico obiettivo di prima. Il Foggia riparte, ma con una sola idea condivisa da tutti: Roberto De Zerbi ha riportato entusiasmo a una città intera. E resterà per tanto tempo nel cuore e nelle menti dei tifosi rossoneri.