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Data: 28/12/2017 -

Totti: "La Roma è candidata a vincere il campionato. Alla Juventus invidio lo stadio di proprietà"

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È una serata importante, erano due o tre anni che ero invitato, ma con gli impegni calcistici non potevo essere presente. Adesso ho più possibilità e da questa sera comincerò a prendere questi premi", così Francesco Totti intervistato da Sky Sport, raccoglie il suo primo riconoscimento della sua carriera fuori dal campo ai Globe Soccer Awards a Dubai.

"La Roma è una squadra candidata per vincere lo scudetto, tra le tre o quattro che si contenderanno il titolo - ha continuato l'ex numero 10 giallorosso - È una squadra competitiva e forte, è un campionato diverso rispetto a quello precedente. Non ho invidia verso la Juventus. Alla Roma manca uno stadio di proprietà, togliendo tutte le coppe e gli scudetti che hanno vinto. Le statistiche dicono che è più difficile vincere uno scudetto a Roma. Qui uno scudetto vale dieci volte di più rispetto ad altre città. Speriamo che questa Roma possa crescere e migliorare sotto ogni punto di vista. Dybala? La vedo difficile che possa venire alla Roma, se dovesse cambiare squadra non penso che venga qui Queste sono chiacchiere da bar, penso che rimarrà alla Juventus. Ha la possibilità di vincere con quella squadra. De Rossi? Gli manco perché ero vicino a lui sul pullman per andare allo stadio. Oltre al fatto che gli facevo vincere le partite anche se insieme non abbiamo vinto tanto.

"Nella mia squadra prenderei sia Messi che Cristiano Ronaldo, ma preferisco l’argentino perché è più inventivo e driblomane. Scelgo lui perché sono anche più amico suo. Sono però fuori budget per l’Italia, il calcio è cambiato, non si pensa più al settore giovanile, si punta più all’estero dove il nome va pagato e tantissimo. Chi non ha possibilità rimane fuori dal giro".

Poi parla del figlio, per la prima volta impegnato con la maglia della Roma in un trofeo internazionale in Spagna: "Ho visto la partita contro il Barcellona e non è andata bene, è la prima volta che lo guardo da uno schermo, un po’ mi ha emozionato, in certi momenti mi sono rivisto. Ho visto quella partita come se fosse il mio percorso. Spero lui non senta queste parole per non mettergli pressione. Se dovesse andare bene sarò fiero di lui" ha concluso il dirigente della Roma.



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