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Data: 05/09/2018 -

Totti: "La Juve è fuori concorso, la Roma deve cercare di arrivare tra il 2° e il 4° posto "

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Quattro punti nelle prime tre partite di campionato, con la sconfitta contro il Milan nei minuti di recupero a far alzare i primi dubbi sul mercato estivo della Roma. Francesco Totti è intervenuto per la prima volta ai microfoni della radio ufficiale della Roma per analizzare l’inizio di stagione dei giallorossi: “Questo è un momento particolare perché nessuno si sarebbe aspettato questo inizio di stagione un po’ particolare. Sono tre partite, non si possono dare le colpe. Il campionato è ancora lungo, bisogna essere realisti, la Juventus fa un campionato a parte è fuori concorso. Noi dobbiamo fare un campionato con Milan, Inter e Lazio. La gente questo lo deve sapere, le aspettative devono essere altre. Vedendo quello che è successo lo scorso anno, vogliamo migliorarci, ma migliorare significa vincere il campionato. La realtà è un’altra, noi cerchiamo di arrivare tra il secondo e quarto posto. L’altro è superare il turno di Champions League. Dobbiamo allontanare tutte le dicerie intorno a Trigoria, dobbiamo essere uniti” ha detto l’ex capitano della Roma.

Le chiacchiere da bar: giornalisti, radio e altri dobbiamo lasciarle fuori Trigoria – ha continuato Totti - la realtà dei fatti la conosciamo solo noi. Di Francesco è uno dei più forti allenatori italiani. Non si fa influenzare da nessuno, penso che con il tempo dimostrerà il suo valore. Non solo al Sassuolo, ma già lo scorso anno. Roma è una piazza particolare. Si aspetta i risultati e ha voglia di vincere. Sono tanti anni che non si vince, ma anche le altre squadre non vincono. Qui vince solo la Juventus. Dobbiamo stare vicino all’allenatore. Sappiamo che i tifosi della Roma sono orgogliosi e senza di loro non possiamo andare da nessuna parte. Penso che insieme possiamo uscire dal tunnel, che per me non lo è perché abbiamo giocato solamente tre partite”.

Ho letto le parole di Schick e Kluivert, loro sono ragazzi è normale che vogliano giocare. Anche io a 18 anni volevo sempre giocare. Dispiace perché la gente legge e ascolta quello che si scrive. Queste non sono le cose reali. La gente va dietro queste cose. Monchi? Non sto qui a difenderlo. Lui si è mosso insieme alla società. Ha venduto grandi giocatori e ne ha comprati altri. Giocatori giovani e altri che possono fare bene già da adesso. Abbiamo 16 nazionali su 25, questo vuol dire che è una squadra forte. Io penso che a fine anno si tirerà una riga e fare le conclusioni. Se porterà i risultati bene, altrimenti sarà giusto criticarlo. Se adesso la Roma vincerà dieci partite di fila, Monchi tornerà ad essere il più forte di tutti, ci vuole equilibrio. Ci possono stare quattro punti tra Milan, Torino e Atalanta. L’importante è non cercare alibi. La squadra è forte e deve lottare per vincere lo scudetto”.

Infine sulla sua ultima partita da giocatore: “Non ho mai più rivisto la partita d’addio, però dal fischio finale sì. Ogni tanto i miei figli la riguardano e io mi fermo con loro sul divano. Riguardare quello che è successo fa bene. Quel giorno è stato surreale, mi sono rimaste impresse le facce della gente” ha concluso l'ex numero 10 giallorosso.



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