Dopo una grande carriera accompagnata da successi e rivoluzioni nel mondo del calcio, Arrigo Sacchi è tornato a parlare, lo ha fatto analizzando la gara di Champions League che vedrà scendere sul campo di Wembley la Juventus contro il Tottenham. L'ex allenatore, ha parlato alla Gazzetta dello Sport provando ad interpretare il tipo di partita che faranno i bianconeri: "La Juventus cercherà di sorprendere il Tottenham stando attenta a non scoprirsi. Non aspettiamoci una Juve che punta al dominio, non lo ha mai fatto. Se risulteranno decisivi gli episodi, allora la Juve può stare tranquilla: in questo caso i bianconeri vincono sempre. Hanno grandi qualità individuali, uomini che sanno affrontare e saltare l’avversario nell’uno contro uno. I bianconeri dovranno avere pazienza e sapere quando è il momento di colpire. Il pallone lo terranno gli inglesi che, non dimentichiamolo, in fase difensiva commettono parecchi errori. I bianconeri dovranno essere bravi a sfruttare queste disattenzioni. Come giocherei? Li attaccherei".
Non è mancato il pensiero verso Allegri, l'allenatore che ha portato la Juventus a giocarsi due finali di Champions League: "Allegri è bravo, è un vero maestro di tatticismo, sa toccare le corde giuste per stimolare i giocatori e ha costruito una squadra solida. Tutti si sacrificano, hanno potenza fisica, lottano e si difendono con tanti uomini. Un pronostico? Impossibile, ma in partite così conta l'esperienza e la qualità dei singoli: la Juve sotto questo punto di vista è superiore".
Infine Sacchi ha voluto analizzare la fase offensiva dei bianconeri sottolineando quanto la squadra dovrà aiutare Higuain e Dybala in costruzione: "Sono attaccanti straordinari, ma devono essere alimentati dal gioco. Gli attaccanti vanno stimolati, devono partecipare all’azione, altrimenti rischiano di intristirsi là davanti da soli. Oltre che una questione tecnica è anche un fatto psicologico".
L'intervista integrale su la Gazzetta dello Sport