16 presenze e 4 gol in campionato lo rendono il capocannoniere del Torino di Ivan Juric. Dopo la salvezza con lo Spezia, Tommaso Pobega si sta confermando anche in maglia granata.
"I miei gol non sono frutto del caso"
"Nel mio ruolo è importante prendere decisioni giuste, fare la scelta giusta. Serve lavorare tanto, conoscersi coi compagni e leggere il momento. Sono convinto che i gol che faccio sono frutto di inserimento, non sono frutto del caso, ma di pensiero positivo. Se lo fai spesso prima o poi la palla arriva. Il gol è la cosa più importante, poi le scelte e poi la struttura fisica", così Pobega a Torino Channel.
Il centrocampista di proprietà del Milan si è soffermato sui primi mesi in maglia granata e sul rapporto con la città: "Mi trovo bene, con il gruppo e con la città. Ha tutto e non è invadente. Abito nel quadrilatero romano e mi piace girare il centro. Un po' di movida ci sta, ma mai in modo eccessivo".
Il classe 1999 ha ricordato anche la scelta di lasciare Trieste a 14 anni per trasferirsi a Milano, per giocare nel settore giovanile rossonero: "Ho una grande forza di volontà: ho sempre giocato con i più grandi, o facevo qualcosa o avrei rischiato di soccombere. Ho sempre preso io l’ultima decisione per le mie cose: quando ho avuto l’occasione di andare a Milano, non c’è stato un obbligo ma una scelta che poi ho preso io".
"Quando perdo a carte con la mia ragazza, poi non le parlo più"
Sulla doppia personalità: "Me lo dicono spesso ma in campo io seguo per lo più l'agonismo. L'obiettivo è vincere. Fuori cerco sempre di essere educato. Competitivo in campo, non meno nella vita però... La mia ragazza si lamenta che quando perdo a carte poi non le parlo più (ride, ndr)".