Una sfida difficile, impegnativa e altrettanto stimolante, per tentare di dare continuità al successo ottenuto contro il Palermo e ritrovare punti in trasferta. Così Sinisa Mihajlovic, in conferenza stampa, ha voluto presentare l'impegno che vedrà il suo Torino di fronte alla Lazio di Simone Inzaghi, lanciatissima nella corsa all'Europa: tra la gara dell'Olimpico, il rendimento dei singoli e le aspettative a livello di prestazione della squadra, l'allenatore granata ha voluto anche complimentarsi con il club di cui ha vestito la maglia per sei stagioni. "Affrontiamo la squadra più in forma del campionato, ha gran entusiasmo e lotta per la Champions: sarà dura e impegnativa, ma anche stimolante. Mi aspetto di vedere i progressi delle ultime partite: cercheremo di invertire la tendenza, anche se capisco che la Lazio non è l’avversario migliore per riuscirci. Se giochiamo da Toro possiamo metterli senz’altro in difficoltà. Mi complimento con Inzaghi perché ha giocatori tecnici e sta traendo il massimo. La loro difesa è solida, meritano il posto in classifica che hanno".
"I nostri obiettivi sono sempre quelli che ho detto qualche settimana fa - continua Mihajlovic - ovvero fare più punti dell’andata, raggiungere il record del Toro con i tre punti a vittoria, trovare una fisionomia precisa di squadra. Ognuno deve trovare le motivazioni giuste: non possiamo permetterci di giocare le partite al 50-60% pensando di vincerle, se facciamo così le perdiamo tutte, dobbiamo sempre essere al 110%. Penso che alla fine per i punti che faremo, punti in classifica e giovani lanciati credo che alla fine sarà una stagione positiva“.
Chiusura poi sui singoli, tra la sfida Immobile-Belotti e Iturbe: “Sono entrambi molto forti, ma io mi tengo il Gallo, il migliore di tutti. Potevano stare insieme al Toro e ci saremmo potuti divertire, ma sono state fatte scelte diverse e vanno accettate: avessimo avuto entrambi avanti avremmo usato un altro modulo, il 4-3-1-2, con Ljajic dietro. Questa era la mia idea iniziale, poi quando io mercato ha avuto un’altra evoluzione abbiamo puntato sugli esterni. Iturbe? Sa cosa voglio. E' arrivato non al meglio della condizione, deve ritrovare serenità e spensieratezza come Ljajic, un patrimonio del Toro. Senza aver paura di essere giudicato in ogni partita".
