Ci ha messo poco ad ambientarsi Walter Mazzarri. Giusto qualche giorno poi subito la rotonda vittoria sul Bologna per iniziare al meglio la sua avventura al Torino. Ha voglia di mettersi in gioco il nuovo allenatore granata: "Le impressioni iniziali sono state ottime. Mi è dispiaciuto aver dovuto staccare per la pausa. Ho trovato una società evoluta con grande disponibilità da parte di tutti. Da parte dei ragazzi c'è stata grande attenzione e dedizione al lavoro fin da subito. E' chiaro che se sono venuto a Torino in questa fase della carriera è perchè nella testa c'è la possibilità di fare qualcosa di grande. In questo periodo nel calcio ci sono tante proprietà straniere: qui ci sono tutti i presupposti per fare bene. Quando sono in una società da un po’ di tempo cerco di indirizzare anche Presidente e Direttore Sportivo a mettermi a disposizione una rosa omogenea, non solo a livello tecnico ma anche umano. In questo calcio serve spirito di gruppo. Nelle squadre dove sono stato credo si sia sempre vista un'anima ed è questa la cosa difficile da creare a stagione in corso. Dal primo minuto in cui sono arrivato ho cercato di far entrare in testa ai ragazzi quello che avrei voluto vedere fin dalla prima partita e loro hanno subito provare a metterlo in campo. Di strada da fare ce n'è tanta, ma abbiamo iniziato bene. Domenica scorsa mi sono venuti i brividi ad allenare al Filadelfia con tanti tifosi che sono venuti a vederci. Da questi particolari si vede che in questa piazza c'è fame di calcio. Il mio sogno è quello di far qualcosa di importante in una piazza che merita qualcosa di importante. Ci vorrà il suo tempo, ma vogliamo provarci”.
Buona la prima con la vittoria sul Bologna, ora il Torino di Mazzarri proverà a ripetersi con il Sassuolo: “Domenica affrontiamo un avversario che nelle ultime partite ha tenuto una media punti da Champions League ottenendo risultati importanti. Hanno un ottimo allenatore, uomo di campo molto pragmatico. Noi dobbiamo pensare che la partita successiva è sempre quella più importante. Durante il mini ritiro ho avuto la possibilità di parlare singolarmente con tutti per conoscerli meglio e farmi conoscere. Belotti? Ho parlato tanto con lui e segue gli allenamenti con attenzione anche se ancora non può partecipare alle esercitazioni tattiche con il gruppo. Ansaldi? Al rientro ha lavorato a parte un paio di giorni per avere la sicurezza di aver recuperato e ora è rientrato in gruppo. Non è però ancora pronto per i 90 minuti. Ljajic? Tutti i ragazzi che ho a disposizione per prima cosa devono mettersi a posto fisicamente. E' un calcio che necessita ancor più del fisico che della tattica per recuperare palla e poter mettere in mostra le proprie capacità tecniche. Niang? E' un ragazzo molto disponibile. Ha bisogno di essere aiutato dall'allenatore e dai compagni a tenere la "corrente attaccata". Ci stiamo lavorando e lui ha voglia di farsi aiutare. E' un ragazzo molto giovane: sono ottimista che posta arrivare alla piena maturazione trovando continuità in poco tempo. Il Sassuolo è un'ottima squadra con una rosa di qualità. Dovremo evitare ogni piccolo calo di tensione che rischia di rovinare ottime prestazioni. La squadra che vuole fare risultato deve rimanere concentrata per 95 minuti. Obiettivi? Sono un uomo di campo, non mi piace fare proclami. Pensiamo sempre alla partita successiva e poi a fine anno vedremo dove saremo arrivati. Credo sia meglio fare così per poter ottenere qualcosa di buono."