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Data: 27/04/2019 -

Torino, Sirigu: "Con il Milan senza tensione, giochiamo con leggerezza"

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Dalla sfida con il Milan al portiere più forte del mondo: Sirigu si racconta
Dalla sfida con il Milan al portiere più forte del mondo: Sirigu si racconta

Una posta in palio così alta a questo punto della stagione forse non se ‘aspettava nemmeno il Torino, che contro il Milan nonostante l’Europa in ballo giocherà con leggerezza, parola di Sirigu: “Noi conosciamo la nostra forza e i no stri limiti – ha dichiarato il portiere del Torino a La Stampa – Dobbiamo essere molto contenti di giocare una sfida che fa capire dove è arrivato il Torino. Siamo stati molto regolari e la continuità ha pagato. Già giocarti qualcosa di importante con il Milan, che ha il carattere di Gattuso deve darci leggerezza, la tensione quasi non deve esistere”.

La sfida con il Milan sarà anche l’occasione per vedere Sirigu contro Donnarumma: “È bravo ed è un ragazzo molto umile -  ha dichiarato il portiere granata – lo vedo ancora come un bambino vista la differenza di età, ma ha una maturità incredibile”. Il segreto di Sirigu per arrivare sempre concentrato alla partita? Lo svela lo stesso portiere: “A me piace isolarmi, a me piace la solitudine prima delle partite. Il portiere ora gioca più vicino la linea difensiva, comunica di più ma è un cambiamento che ha molti rischi. Come mai mi infurio così raramente? Mi fa arrabbiare la scarsa applicazione, non l’errore tecnico. Non mi sentite, ma spesso insulto i miei compagni. E poi mi devo scusare”.

Sirigu svela poi il suo portiere preferito al mondo: “Per me è decisiva la continuità negli anni. Quini dico Buffon. Poi ci sono i periodi: a inizio stagione Ter Stegen era imbattibile, il Courtois del mondiale era imbattibile. E vogliamo parlare di Handanovic? C’è stato un periodo in cui non c’era nessuno più forte. Se giocherò fino a 40 anni? Non credo proprio, mi viene l’ansia solo a pensarci. Vorrei smettere prima e vivere una vita normale. Anzi, migliore senza calcio. E farlo in Sardegna, che è il mio sogno”, conclude Sirigu.

L‘intervista competa su La Stampa in edicola oggi   



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