Dopo una settimana di lavoro a Pinzolo e la prima vittoria in amichevole contro la Feralpisalò, Ivan Ilic ha parlato ai giornalisti presenti al ritiro del Torino, facendo un punto sul percorso della squadra e stabilendo gli obiettivi per la prossima stagione. La personalità non gli manca, la qualità tecnica neanche, ma il serbo "non si sente un leader" del centrocampo del Toro. La crescita del gruppo, nel segno dell'amicizia, rimane la priorità.
Torino, Ilic: "Devo essere più cattivo"
"Cosa mi chiede Juric per migliorare? Di essere più cattivo, come dice lui "gamba forte". Ho capito che questo è fondamentale per crescere, sono ancora giovane e devo lavorare", ha detto Ilic.
L'obiettivo collettivo è chiaro: "La squadra deve crescere, è più importante di tutto, giocare meglio rispetto all'anno scorso. Dobbiamo lavorare in questo ritiro e imparare quello che non abbiamo fatto l'anno scorso. Dobbiamo crescere tutti insieme".
Mentre a livello personale, il chiodo fisso sono le punizioni: "Spero di batterle (ride, ndr), so che manca un gol dal 2017, speriamo di fare gol quest'anno. A Verona non ce n'erano tante, ma io vorrei calciarle".
Ancora sul gruppo: "Dobbiamo migliorare in campo e fuori dal campo. L'amicizia è più importante di tutto. Se siamo amici fuori dal campo, dentro il campo siamo sicuri di fare partite bellissime. Dobbiamo colmare i buchi delle partite in cui abbiamo perso l'anno scorso".
E la squadra viene sempre prima del singolo: "Io non devo essere un leader, parliamo sempre tutti insieme. Tutti sbagliamo, non importa chi gioca o chi è leader. Forse io posso aiutare i più giovani, ma anche loro possono aiutare me. Non c'è un vero leader".
Torino, Ilic: "Mi ispiro a Luka Modric"
Su un possibile cambio di sistema nel corso della stagione: "Se è meglio giocare a due punte? Non lo so, dipende da Juric, dalle partite, noi siamo qui a giocare e a fare quello che dice lui. Io mi trovo bene con entrambi i sistemi, siamo tutti pronti a imparare".
Infine, Ilic ha chiuso l'intervista dal ritiro di Pinzolo svelando il giocatore che più di tutti è per lui un riferimento e fonte di ispirazione: "Luka Modric". Un perfetto esempio di spiccata personalità, abbinata a una profonda umiltà e completa dedizione al gruppo. Un po' come Ilic nel Torino di Juric.