Un radicale cambio di filosofia, per guardare avanti con nuove ambizioni: il nuovo corso del Torino, targato Marco Giampaolo, è appena cominciato. L’allenatore si è presentato così in conferenza stampa: "Il primo approccio arrivò quando ero a Cagliari e la seconda ero a Siena ed ebbi problematiche per il patentino che non mi permetteva di cambiare squadra. Il Torino è una società storica, di tradizione. I tifosi sono appassionati, mi dicono che sono diversi e credo di averlo capito, ma bisogna viverlo. Sono consapevole che ci sarà bisogno di tempo, il Toro viene da un modo diverso di pensare e so che ci saranno delle difficoltà, si dovrà sputare sangue. Il concetto del tempo l'ho quasi sempre ripetuto ogni volta che ho allenato e che a volte mi ha permesso di aprire dei mini-cicli importanti”.
“Ho potuto constatare grandissima organizzazione e competenza, abbiamo fatto delle riunioni per capire quali potessero essere i giocatori più funzionali. Prima si giocava con la difesa a tre e il centrocampo a cinque e io non ho mai fatto questo, quindi bisogna capire chi può rimanere. Io ancora non ho allenato i giocatori".
Urbano Cairo, presente con l’allenatore in conferenza, è intervenuto così prima di passare la parola a Giampaolo: "È una giornata importante, perché presentiamo il nuovo allenatore. Nel 2007 era lui l'obiettivo numero uno, e nel 2009 nemmeno poté venire, mentre stavolta fortunatamente siamo riusciti ad ingaggiarlo. Ha grandi qualità e competenze, è un maestro di calcio che sa far giocare bene le squadre, fa sviluppare il talento dei giovani calciatori. Una squadra come il Torino ha bisogno di un allenatore che sappia dare un valore aggiunto e la scelta è stata molto facile. Anche Vagnati è stato molto convinto e lo apprezza, siamo riusciti a trovare rapidamente un'intesa e si è liberato dal Milan. Ci tengo a ringraziare Moreno Longo per un finale di stagione molto positivo, in cui ha saputo cogliere l'obiettivo minimo nonostante le difficoltà. Ha dato l'anima e gli ho sempre fatto grandi complimenti".
Queste, invece, le parole di Davide Vagnati. "Voglio ringraziare anch'io Longo e lo staff. Giampaolo è la persona giusta per aprire qualcosa a lungo termine, i risultati nel calcio arrivano quando c'è programmazione e continuità” ha detto il direttore sportivo dei granata.