"Non vorrei vendere il Torino, sono molto legato per la passione. Poi ho detto che se qualcuno più ricco o più bravo di me arrivasse con la voglia di fare meglio, io sarei disponibile a vendere. Non voglio rimanere a tutti i costi, ma al momento non è venuto nessuno. Red Bull? Storia totalmente inventata". Così Urbano Cairo, ospite a Deejay Football Club, condotto da Ivan Zazzaroni e Fabio Caressa, ha chiarito la questione sul Torino.
"Proteste? Dispiaciutissimo"
Urbano Cairo è stato spesso in stagione soggetto a proteste: "Sono dispiaciutissimo, non mi fa piacere. Ma l'ho affrontata già in passato quando retrocedemmo. Sono passato da santo a protestato. Ma so qual è la mia responsabilità per il Toro e per i tifosi. Ovunque vado ho gente che mi chiede foto e autografi, tante manifestazioni positivi. Sono stato vicino al mister e alla squadra più volte: è una responsabilità quella di far bene, indipendentemente dalle proteste. Le hanno vissute tutti: anche Berlusconi quando ha smesso di vincere".
A Cairo sono stati contestati anche i derby persi: "Abbiamo avuto un po' di sfortuna nei derby, ho visto di recente un video su tutti i derby che sono stati rubati al Toro prima del Var e non sono pochi".
Infine, sulla squadra e sul mecato di gennaio: "A gennaio dobbiamo intervenire sul mercato. Poi i rapporti sono legati anche agli andamenti sportivi, abbiamo perso troppe partite. Ora il mister ha dato grande compattezza, c'è un grande spirito per fare bene. Ho visto un gruppo molto voglioso di far bene, tutto va nella direzione giusta".