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Data: 28/08/2018 -

Torino, Cairo: "Terrei Ljajic, ma non so se accetti di non essere sempre titolare"

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Le parole del presidente granata sulla sfida contro l'Inter, sulla situazione del calcio italiano e sul mercato, con la situazione relativa al serbo in primo piano
Le parole del presidente granata sulla sfida contro l'Inter, sulla situazione del calcio italiano e sul mercato, con la situazione relativa al serbo in primo piano

La sfida a due volti di S.Siro, conclusasi con un pari importante strappato contro l'Inter, il mercato e la situazione del calcio italiano. Tanti i temi affrontati dal presidente del Torino Urbano Cairo ai microfoni di "Radio 24", dove nel corso della trasmissione "Tutti Convocati" il numero uno granata si è soffermato in primis sulla sfida di domenica all'Inter:

"Si è vista una partita a due facce: nel primo tempo il Toro non mi è piaciuto, come al mister, mentre nel secondo tempo con 3 uomini davanti è cambiato tutto, creando tantissimo e arrivando al pareggio, sfiorando il terzo gol. E' stato un Toro che mi è piaciuto. La parata di Sirigu? Ho pensato che ho fatto bene a non pensare di privarmi mai di lui e rinnovargli il contratto (ride)...no, a parte gli scherzi in quei momenti non si pensa molto".

Spazio agli obiettivi stagionali, non dichiarati, e al mercato, con la situazione Ljajic in primo piano: "Obiettivi? Preferisco non fare dichiarazioni a riguardo, avendo fatto una campagna acquisti importante ti dà obiettivi, ma dichiararne non mi piace. Lasciamo stare...avendo fatto un investimento da 64 milioni con poche vendite, a parte Barreca che ci ha dato la possibilità di fare lo scambio con Meité, abbiamo avuto 12 milioni di incassi...Abbiamo iniziato con la difesa, con Izzo e Bremer, poi siamo passati a Meité e ad un finale con Aina, Soriano e Zaza che hanno fatto entusiasmare i nostri tifosi".

"Ljajic? L'ho acquistato due anni fa e a me piace moltissimo, fa quel calcio bello da vedere, divertente e piacevole. Se c'è uno cui piace sono proprio io: la squadra si è potenziata, abbiamo preso Soriano e Zaza. Adem è un giocatore importante, che non so se accetti di entrare 20' o di giocare ogni tanto titolare: se dovessimo privarcene sarebbe solo per evitare lui possa essere scontento. Io Ljajic lo terrei sempre, ma se il giocatore mi dice "non voglio giocare 20' a partita ma essere titolare", non so se possa essere possibile. E' molto bravo ma non so se voglia partire dalla panchina".

Focus su Iago Falque ed Izzo, poi: "Iago Falque? E' con noi da 2 anni, facendo 12 gol e 12 assist a campionato: ha fatto cose strepitose con grande continuità. E' un ragazzo straordinario, di spogliatoio, siamo contentissimi di lui e con Mazzarri ha fatto un passo avanti, accentrandosi anche di più: vedo passi avanti in campo, è un calciatore straordinario e ci farà vedere belle cose. Sono molto affezionato a lui. Izzo è un grande acquisto poi, un giocatore anche caratterialmente da Toro".

Chiusura su VAR e situazione del calcio italiano: "Sono sempre stato un grande sostenitore del VAR, le cose come sempre vanno messe a punto: ci dev'essere forse una regola ancora più chiara su quando uno debba andare al VAR o meno, c'è un'area grigia. Una squadra come il Torino, non forse quella più aiutata negli ultimi 10 anni, può avere dei vantaggi: se ci vai a giorni alterni però, al VAR, c'è qualcosa da rivedere. Non ho voluto parlarne perchè preferisco lasciare tranquilli gli arbitri, sperando di non avere alcun svantaggio".

"Il calcio italiano ha fatto investimenti importanti, questo dovrebbe essere portatori di interessi e risultati: l'arrivo di Ronaldo va verso questa direzione. La Roma e l'Inter hanno investito molto, per quanto investito e incassato il Toro è dietro la Juve in questa finestra. Per far tornare il calcio italiano a quello che era, tra vittorie e finali conquistate, dobbiamo investire molto sui vivai e sui centri di formazione, come fanno in Belgio e in Francia, creando un volano di giovani forti che fanno bene anche in Nazionale. Il calendario? Devo dire che il campionato al via ad agosto non lo vedo così male, succede anche in molti altri campionati e credo sia un modo per uniformarsi a loro in questo senso: se uno parte prima sta meglio prima e ha dei vantaggi, credo che sia giusto così. Partire subito credo sia una buona cosa, la gente in vacanza credo abbia ulteriormente voglia di godersi le partite".




Tags: Torino



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