Un avvio non proprio esaltante, sei punti in sei giornate che non rappresentano il bottino che il Torino si sarebbe aspettato a questo punto della stagione. Urbano Cairo però non si scompone e, in occasione del premio Coppa d’oro consegnatogli a Piacenza, sottolinea come il campionato sia lungo e gli obiettivi ancora alla portata: "Non ho fissato un target preciso da raggiungere non perché non ne abbiamo, avendo fatto anche investimenti importanti, ma preferiamo non dirlo per scaramanzia. Pensiamo di gara in gara, poi vedremo a fine andata a che punto saremo. Per capire dove possiamo arrivare bisogna attendere almeno metà stagione, ma comunque abbiamo eccome degli obiettivi".
Per quanto riguarda i singoli, Cairo si è soffermato sull'esordio di Parigini: "Mi ha fatto piacere vederlo in campo, è entrato bene, volitivo e voglioso. È con noi da sempre, credo che prima lo avesse cercato anche la Juventus ma noi lo abbiamo preso da ragazzino e abbiamo sempre detto di no a chi ce l’ha chiesto. Mazzarri sa meglio di me chi mettere in campo, Zaza deve ritrovare la condizione fisica per darci quello che noi ci aspettiamo da lui, è per questo che lo abbiamo preso. Il giocatore di adesso non è ancora lo Zaza che io penso possa fare bene al Toro. Non conta quanto giochi ma come: in 7 minuti puoi fare anche 3 gol. Mazzarri è un grande allenatore, mi fido di lui e delle sue capacità di incentivare il gruppo".
L'intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport...