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Data: 05/05/2017 -

Torino, Cairo: "Hart? Portiere di livello, però il City non ha le idee chiare e non possiamo aspettare"

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Derby della Mole, mercato, futuro: a tutto Cairo. Il presidente del Torino si è raccontato in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, affrontando vari temi, in particolare quelli relativi al mercato. "Iago Falque già riscattato, tornerà Bonifazi" - dichiara il numero uno dei granata - "Abbiamo preso Lyanco e il portiere Milinkovic-Savic. L’altro giorno gli ho detto: “Ti chiamano il Donnarumma serbo, sarebbe bello se un giorno dovessero chiamare lui il Milinkovic-­Savic italiano...”. Ora serviranno un portiere, ­ Padelli non rinnoverà, ­ due centrocampisti e magari qualcosa anche davanti. E Petrachi sta lavorando per questo".

Rapporti con la Juventus: "I derby del Toro mi sono entrati presto nel cuore, anche perché quelli della Juve non li sopportavo granché. E il ricordo più bello è quello di due anni fa, la Juve battuta dopo vent’anni. Anche meglio della vittoria al San Mamés contro l’Athletic Bilbao. Oggi i rapporti con la società Juventus sono buoni, come dimostrano anche le recenti parole di stima di Elkann nei miei confronti nella sua lettera agli azionisti. Buoni anche con Andrea Agnelli: del resto, come non fargli i complimenti per quello che stanno facendo? Bonucci? Tutto molto carino: lui e questa cosa. E il bambino ha un faccino così simpatico. La Juventus non sarà distratta dalla Champions: saranno motivati e concentrati come noi. E poi, con quella rosa lì: all’andata dalla panchina sono entrati Dybala e Pjanic... Chi invidio di più? Se devo fare un nome, Buffon: carriera pazzesca, trasmette senso di appartenenza ed è anche un ragazzo per bene".

Su Joe Hart: "Portiere di livello: ha fatto qualche errore ma ci sta, nessuno gli getta la croce addosso. Però il City su di lui non ha le idee chiare, e noi non possiamo permetterci di aspettare". Belotti? Grande umiltà: "Ha fatto gol di destro, di sinistro, di testa: gli manca solo il petto... Ma sa qual è il suo bello? E’ il primo a dire di dover ancora imparare, è così umile che ha rifiutato di fare I signori del calcio per Sky, “perché non sono ancora un signore del calcio”. E poi anche Higuain ha qualcosa da invidiare a Belotti: l’età. I 100 milioni di clausola credo sianoIl valore giusto. E solo per l’estero: in Italia non c’è clausola e sa perché? Perché io Belotti non lo vendo: un altro anno al Toro, altri 30 gol, e sarà stato un bene per lui e per noi".

Gasperini? Poteva allenare il Torino: "E' bravo: in passato abbiamo parlato, ci siamo sfiorati due volte, forse anche tre. Io l’avrei preso comunque, ma alla fine concordammo che non era il caso per via della sua “juventinità” e di quella retrocessione del Toro per mano del suo Genoa nel 2009. Ma è bravo anche Mihajlovic: in 110 anni di Toro, questo è il settimo attacco di sempre. Attacco e difesa devono essere un tutt’uno, ma una squadra così votata al gioco offensivo nasce dal suo temperamento e ha esaltato anche Belotti. Questa mentalità ce la ritroveremo anche l’anno prossimo: vale più di qualche punto perso. Come vale tanto anche lo spartiacque tirato su negli ultimi sei anni: meno figurine e più giocatori. Non giocatori che avevano il meglio alle spalle ma un futuro all’orizzonte, con un d.s. come Petrachi bravo a scovare talenti e un allenatore come Ventura specializzato nel lavorare sui giovani. Prima i giocatori arrivavano al Toro e peggioravano, adesso migliorano".

Futuro di Mihajlovic: "L'Europa sarà un lavoro di squadra, di tutti: non possiamo aspettare seduti che ce la porti. E comunque lui ha un contratto che parla chiaro: scade nel 2018, ma si rinnova automaticamente in caso di Europa".



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