Tra i migliori in questa stagione del Torino c'è stato Alessandro Buongiorno. Il difensore di Juric si è preso la maglia da titolare ed è stato anche convocato da Mancini per il pre ritiro degli azzurri in vista della Nations League. A proposito della stagione giocata e non solo, ha parlato proprio il difensore italiano a La Stampa.
Torino, le parole di Buongiorno
Sulla sua stagione e quella del Toro ha detto: "Ha avuto un sapore dolce ma anche un po' amaro. L'Europa sarebbe stata meritata. Festeggiare però il mio compleanno con la Nazionale è stato bellissimo". "Non mi era mai capitato - ha continuato - di trovarmi così in sintonia con i compagni. A Roma contro la Lazio ad un certo punto ho pensato 'ora ci servirebbe un uomo lì e lì è arrivato'. Non c'era uno di noi che non sapesse cosa fare".
Su Juric ha detto: "C'è un bel rapporto con lui: serve dare continuità, mi ha tirato fuori doti a me sconosciute. Con Giampaolo ero ai margini ma non ho mollato. Amo la maglia e tifo Torino da sempre. Inoltre - ha aggiunto - mi piace parlare al gruppo, è una cosa che ti responsabilizza".
Poi un commento su Superga dato che quest'anno è toccato a lui leggere i nomi: "Mi tremavano le gambe. I nomi di quegli eroi li sapevo già a memoria da quando andavo agli allenamenti con mio nonno e ascoltavamo una cassetta dedicata al Grande Torino. Belotti mi ha scritto il 4 maggio dicendomi che questa emozione me la sarei portata avanti per tutta la vita. Lui è così, di poche parole ma semplice: mi ha colpito".
Infine sugli idoli e sul Torino: "Tifare Toro è bello perché non sei dalla parte dei più forti e quando vincerai te lo ricorderai per tutta la vita. Idoli? Nesta e Sergio Ramos: di loro ho visto tantissimi video. Burdisso e Moretti sono stati da esempio. Nicolas per tranquillizzarmi mi disse: "Oggi sei uno della prima squadra".