È un po’ l’allenatore delle giovanili del momento, Federico Coppitelli. Con il Torino Primavera ha vinto la Coppa Italia (battendo in finale il Milan), e dopo aver fatto benissimo anche nella Roma, sembra pronto per un’avventura con dei giocatori più grandi. Oppure no? L’introduzione delle squadre B ha sicuramente portato a qualche cambiamento, e il Torino sta valutando se partecipare o meno al bando che riguarderà l’ingresso delle seconde squadre in Serie C. Al termine di Torino-Napoli 4-0 (gara che ha decretato la presenza matematica del Toro Primavera nei playoff del campionato), Coppitelli ha dato il suo parere sulla questione, parlando anche del proprio futuro. "Credo che sia un esperimento che all'estero ha funzionato quello delle seconde squadre” ha detto, accogliendo positivamente la riforma. “Bisognerà vedere se funzionerà anche in Italia ma per capirlo servirà almeno un anno. Per quanto io sia favorevole, bisogna dire che non saranno mai le riforme a modificare il destino dei ragazzi ma noi addetti ai lavori”.
In particolare, secondo Coppitelli, il nodo è legato alla crescita dei ragazzi: “Dobbiamo capire sempre se aiutiamo o freniamo i giocatori più giovani. Tutti i ragazzi che ho allenato e che sono arrivati a livelli importanti hanno accorciato le tappe: questo è importante per la loro crescita. Bisognerà capire se tale riforma porterà a questo oppure no: a chiunque farà la seconda squadra serviranno giocatori italiani o che comunque hanno fatto 7 anni in Italia. Sarà difficile avere 16 giocatori italiani o sparsi per l'italia che vengono a fare la squadra B, quindi attingeranno dalla Primavera”. Ed è possibile, nel caso, che ad allenare il Torino-B sia proprio Coppitelli? “Valuteremo il da farsi alla fine della stagione. Sicuramente sarà una riflessione che farò con la società alla fine di tutto”, ha detto, lasciando più di una punto interrogativo sulla questione.
Valentino Della Casa