Tra gli ospiti intervenuti alla presentazione dell'album Panini anche Damiano Tommasi, ex giocatore dellaRoma e attuale presidente dell'AIC, l'Associazione Italiana Calciatori. Proprio della situazione della squadra giallorossa ha parlato l'ex centrocampista: "La Roma sta vivendo un periodo particolare, ma il campionato è ancora lungo e credo che più che la classifica bisogna guardare la situazione interna, gli infortunati, i singoli giocatori - spiega Tommasi ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - Ad inizio anno la squadra era molto competitiva, ma poi c'è stata una flessione. Ora bisogna guardare più a questo che alla classifica. Garcia non ha più in mano la squadra? Da fuori è difficile commentare.Per lui parlano le stagioni scorse in cui ha portato entusiasmo, gioco e risultati. Il livello della squadra è competitivo. Va capito se all'interno del gruppo questa situazione sia positiva o no". Nel caso in cui l'allenatore francese dovesse essere allontanato, tra i nomi dei possibili sostituti circola anche quello di Luciano Spalletti. Tommasi non è molto d'accordo: "Iocredo che i risultati facciano dimenticare anche i momenti di flessione. Parlare di altri nomi in questo momento non avrebbe senso".
Chi sta facendo benissimo è Umar Sadiq, mentre tra chi finora ha deluso le aspettative c'è Edin Dzeko: "La società crede molto nei giovani ed il mio auspicio è che ci si creda sempre di più, soprattutto per un discorso di Nazionale - continua Tommasi - Ad esempio mi fa piacere che Florenzi si stia confermando ad alti livelli. Sadiq o Dzeko? Bisognerebbe allenarli tutti i giorni per capire chi è meglio mettere in campo (ride, ndr). La Roma saprà gestire questa situazione e come curare l'inserimento di questi giovani che rischiano di bruciarsi se lanciati senza un'idea".
Chiusura sull'eventualità di non interrompere il campionato durante le festività natalizie e fermarsi a gennaio: "La sosta invernale della B è al quarto anno, speriamo si possa fare ancora. Siamo riusciti con questa soluzione a salvaguardare sia l'aspetto tecnico che quello sportivo, ma anche quello dello spettacolo.Utilizzare le festività per giocare due partite per poi stare fermi fino alla fine del mese di gennaio credo sia una soluzione - conclude il presidente AIC - Il mese di gennaio non è il migliore per giocare e per proporre uno spettacolo sportivo degno. E' andata bene negli ultimi anni e se si è fatto in B si può fare anche in Serie A".
A cura di Francesco Guerrieri e Guendalina Galdi