Al parlare preferisce decisamente l’agire: questione di un carattere schivo e anche timido. Ma guai a dipingerlo così in campo, soprattutto da quando veste la maglia del Torino: perchè la nuova avventura in granata, dopo il salto nel mondo dei grandi con l’Atalanta, ha regalato a Daniele Baselli anche un’inattesa prolificità sottoporta niente male.
Chiariamo: ingiusto aspettarsi un’esplosione di continuità realizzativa alla Nainggolan, tanto per prendere il miglior esempio di centrocampista con il vizio del gol che la Serie A, in questo momento, può regalare. Eppure, pian piano, Baselli ha saputo innalzare (e bene) il livello del proprio rendimento anche in fase offensiva, stabilendo il record personale di gol realizzati in carriera in una sola stagione: con il colpo di testa vincente contro l’Inter, per un gol sfiorato anche in un’altra occasione, il centrocampista granata ha raggiunto quota 5 reti stagionali, superando l’ormai vecchio primato (fermo a quota 4) fatto registrare nell’annata precedente.
Ventura o Mihajlovic, Mihajlovic o Ventura: la sostanza, per Baselli, non cambia. Discontinuo forse nel rendimento, ma infallibile nel saper iniziare alla grande ogni stagione, da talento come pochi: e se l’anno scorso, nelle prime otto giornate, erano arrivate quattro reti, tre delle quali nelle prime tre gare, anche in questa annata il centrocampista classe ’92 non ha saputo deludere, partendo con due gol nelle prime due giornate e raggiungendo quota 4 alla 12° contro il Cagliari, post rete al Palermo. Di fermarsi, stavolta, Daniele non ha tuttavia voluto saperne: un po’ come quando ai tempi, da bresciano di Manerbio, non si fece minimamente scalfire dalla storica rivalità con quella Bergamo che, calcisticamente parlando, avrebbe vissuto grazie all’Atalanta. Nonostante le tante frecciatine degli amici che, ancora oggi, ricordano lui un cambio di vita e città tradizionalmente mai accettato e gradito…
Chi avrebbe voluto (e forse vorrebbe ancora) vederlo in un’altra città e con un’altra maglia potrebbe essere invece la Roma: ultima, difficilmente concretizzabile idea giallorossa, in un mercato di gennaio che ha poi portato Grenier nel parco di centrocampisti a disposizione di Spalletti. Senza dimenticare anche gli interessi di Fiorentina e Milan, con la meta rossonera inizialmente, apparentemente definita come più probabile dai tempi atalantini: il Toro, però, “è stato più concreto”. Parola di Baselli: uno che alla sua meravigliosa vita da giovane padre tutto e casa e famiglia, tra la piccola Natalie, la futura moglie Alice e l’adoratissimo boxer Staffy, ha saputo aggiungere anche un vizietto del gol in crescita. Sempre meglio che cucinare, dopotutto: qualcosa in cui Daniele rende decisamente meno bene rispetto a ciò che meglio sa fare. Apparecchiare tavola per i compagni, con 4 assist vincenti sinora, o infornare palloni in porta: vorrete mica dargli torto. O no?