Le Coppe nazionali, per tradizione, riservano sempre grandi sorprese. L'ultima, clamorosa, risale a pochi giorni fa: il Les Harbiers, squadra di terza divisione francese, ha giocato la finale del torneo contro il Paris Saint Germain di Cavani, Neymar & Co (poi vinta 2-0 dalla squadra di Emery). "Eventi rari", vien da pensare, da inserire nella rubrica "favole del pallone". Eventi che però, di recente, si verificano sempre più spesso.
La "nostra" Tim Cup, infatti, nelle ultime stagioni non è stata da meno. Nonostante i quattro successi consecutivi della Juventus, i colpi di scena non sono mancati. Due anni fa, l'Alessandria andò a San Siro per disputare le semifinali della competizione contro il Milan. Lo scorso dicembre, invece, alla Scala del calcio ci è arrivato il Pordenone, riuscendo in uno storico 0-0 negli ottavi di finale contro l'Inter (i nerazzurri poi la spuntarono ai calci di rigore).
La classifica marcatori, allo stesso modo, ha lasciato spazio alle sorprese. Nelle passate, stagioni, infatti, il titolo di goleador se lo sono portati a casa campioni del calibro di Eto'o, Di Natale e Cavani. Ma anche Felice Evacuo (nel 2011) o Giulio Bizzotto (nel 2016), rispettivamente con le maglie di Benevento e Cittadella. Quest'anno è toccato a Matteo Di Piazza, classe 1988, attaccante del Lecce neopromosso in Serie B, che chiude al primo posto con uno score personale di 4 reti. Come lui, anche Cerri e Maxi Lopez, "agevolati" però dalla trasformazione di due calci di rigore a testa. Niente Icardi, Immobile o altre star della Serie A: il capocannoniere del torneo viene dalla Serie C e, per guadagnarsi questo titolo, gli sono bastate appena tre partite. A secco nel primo turno contro il Ciliverghe Mazzano (squadra di Serie D), ha poi rifilato due doppiette consecutive a Pro Vercelli e Pordenone. Bella e... strana, questa Coppa Italia.
Foto: Anza e Marco Lezzi
