In Germania l'inizio è stato di quelli lenti, lentissimi. Dopo l'exploit in Belgio con lo Zulte Waregem, Thorgan Hazard non è stato capace di reggere l'urto con un campionato più blasonato. Mentre suo fratello Eden, più grande di due anni, dava spettacolo nel primo anno al Chelsea, lui si limitava a godersi qualche scampolo di partita in Bundesliga, con il Borussia Mönchengladbach. Giovane, caricato di aspettative (per lo più legate al suo cognome, è ovvio) ma mai davvero decisivo.
Due anni dopo la storia sembra essere cambiata, perchè oggi Thorgan è Thorgan, non più il "fratello di Eden". Un giocatore, fatto e finito. Il Borussia ci ha puntato, nonostante nel primo anno di prestito dai Blues non avesse convinto fino in fondo. Prese le misure, alleggerita la concorrenza ecco che il talento del classe 1993 è sbocciato. Nel 2016 è stata una delle fortune dei Fohlen e nella nuova stagione - che ha portato con sé anche il posto da titolare - entra di diritto nella lista dei giocatori più in forma dell'intero panorama tedesco.
Sette partite, sei gol e tre assist, tra Champions, Coppa e Bundesliga. Un bottino mica male per il baby-Hazard, che si è ripromesso di crescere e di provare a tornare un giorno in Inghilterra, per giocarsi un posto nel Chelsea (i Blues hanno un diritto di ricompra, ndr). Intanto, alla prima vera stagione da titolare sta riscrivendo la sua storia personale, fatta di crescita e coscienza. Sulla destra è ora una garanzia, con la sua rapidità e capacità di dribbling. I numeri parlano per Thorgan e chissà che possa sconfiggere anche l'ultimo rivale, la discontinuità. Per diventare un Hazard, senza paragoni.