Da qualche anno, Carlos Tevez ha iniziato una nuova vita. L'Apache è passato nel 2021 dal campo alla panchina. Prima il Rosario Central, quindi l'Independiente, dove tutt'ora allena. Tra passato e futuro, con tanta Italia nel mezzo, Tevez ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport.
Tevez: "Ho avuto grandi maestri, ma mi ispiro a Conte"
."Sono uno che mette l'anima tutti i giorni. Il mio calcio è dinamico, pressing alto e attenzione alla fase offensiva". Così Tevez in apertura descrive le caratteristiche del suo gioco, per poi concentrarsi a raccontare il sé stesso allenatore: "Con i miei giocatori sono un martello. Mi ispiro a Conte per la passione e l'ossessione per la vittoria. Viveva per quella. Ho avuto anche altri grandi maestri, Mancini, Ferguson, Allegri, Bielsa". Sull'attuale allenatore della Juve, invece, ha detto: "E' più tranquillo. Gi va dietro tutto lo spogliatoio. Adesso la squadra ha i mezzi per fare di più. Ma lui sa tirare il meglio dalla squadra nelle difficoltà".
"Italia? Mi piacerebbe tornare"
Quindi, l'Apache ha parlato del suo futuro, e del rapporto che lo lega all'Italia: "L'Italia è nel mio cuore. Mi piacerebbe tanto tornare, magari da allenatore. La Serie A è uno dei migliori campionati al mondo, devo crescere per meritarmela. Ho fatto un'ottima carriera da allenatore, vorrei riuscirci anche da giocatore".
In conclusione, alla domanda se esiste un nuovo Tevez: "Non ho trovato nessuno che mi assomigli, né da un punto di vista tecnico quanto da quello del sacrificio e agonismo. In Serie A Lautaro domina, fa la differenza. Rimpianto? La finale di Berlino, eravamo fortissimi..."