Un lustro in Salento con la maglia della Lecce, poi il trasferimento alla Lazio, diventata praticamente casa sua. Per nove anni con i colori biancocelesti, prima della fuga all'estero. Parliamo di Cristian Daniel Ledesma, argentino naturalizzato italiano. Adesso a 34 anni, il ritorno nel bel paese con la maglia della Ternana, per tentare di aiutare i ragazzi di Gautieri a salvarsi in Serie B. Intervistato dal Corriere dello Sport, Ledesma ha fatto il punto sulla sua carriera cominciando proprio da questo suo ritorno in Italia: "Bello, perché erano due anni che non giocavo in Italia. Qui è tutta un'altra storia. Sono contentissimo della scelta fatta. La categoria non c'entra nulla. Va bene ugualmente". E a Lecce? :"Anche allora il livello agonistico era alto. Ma c'erano più squadre di qualità:Palermo e Verona, lo stesso Lecce. Erano altri tempi". E invece sulle esperienze estere con Santos e Panathinaikos: "In Sud America, dopo tanti anni d'Europa, è stata dura. Anche perché non avevo con me la famiglia. In Grecia con Stramaccioni è andata benissimo. Poi i problemi della società mi hanno spinto altrove". E sul mancato rinnovo con la Lazio: "E'stata la parte della mia vita sportiva più importante quella alla Lazio. Poi l'ultimo anno non ho capito il mio ruolo e questo non mi è piaciuto. Ho scelto di andare via, ma con il presidente Lotito ci siamo lasciati bene". Anche se c'è ancora Ledesma Jr a Formello: "Si è felice di indossare quella maglia. Il legame rimarrà forte per sempre". E sui ricordi in biancoceleste: "Ce ne sono tanti. Il primo derby nel 2006 e subito gol. Ma anche con la Champions League col Real Madrid, la Coppa Italia vinta contro la Samp e con la Roma". Dal derby di Roma a quello ultimo perso con il Perugia in Serie B: "Non è che pareggiando o vincendo con il Perugia le cose sarebbero cambiate tantissimo. Bisogna insistere per risalire. Serve l'approccio del Cittadella. una mentalità da combattenti".
Data: 16/02/2017 -