Porta chiusa in uscita, almeno così Tedino si augura che possa procedere il mercato del Palermo. Difficile, viste le opportunità ricevute da Embalo e Cionek, ma l'allenatore rosanero non intende demordere: "Dal punto di vista esclusivamente tecnico posso dire che non c'è la nostra esigenza di dar via Embalo e Cionek, da parte mia non volevo toccare nulla a centrocampo e dietro. Davanti volevamo mettere qualcosa in più dal punto di vista strutturale, poi col mercato aperto fino al 31 certi giocatori così importanti fanno gola. Intanto con Moreo abbiamo colmato una lacuna, se poi dobbiamo mettere il dito nella piaga ci troviamo col solo Aleesami sugli esterni. Anche Embalo ha ricoperto questo ruolo e Fiordilino ha fatto una partita importante lì. Forse in quel settore abbiamo qualche difficoltà che tra quindici giorni magari risolveremo col rientro di Rispoli e Rolando". Niente esterni in entrata, dunque, anche se quel ruolo non dovrebbe essere ricoperto da Fiore, uno degli ultimi arrivati: "Per come intendo il calcio io, non è un quinto. Può fare il quarto dietro, ma non è un cambio di Aleesami". Parole al miele, inoltre, per Moreo, giunto oggi in Sicilia: "Non è una punta di riferimento alla Toni, accentratore, ma più di movimento. Lavora forte e copre bene la palla, contiamo di poterlo portare ad essere maggiormente redditizio e completo. Questo deve essere il nostro lavoro. Può giocare anche con Nestorovski e Trajkovski, basta che si diano da fare. Lo ricordo dai tempi dell'Entella, mi è sempre piaciuto e regalerà soddisfazioni". E la porta che Tedino vuole chiudere in uscita, potrebbe non restare chiusa in entrata: "Non sono abituato ad avere rose grandissime, inoltre con Lupo e Zamparini stiamo seguendo questa logica. Certo, con Calaiò c'è un bel rapporto e lo scorso anno da avversario mi ha detto parole che hanno fatto piacere".
Data: 12/01/2018 -