L'ex direttore sportivo della Lazio Igli Tare è tra i presenti al Gran Galà Adicosp. Tare ha commentato il percorso di Inzaghi, suo allenatore in biancoceleste, e altri temi di attualità.
"Penso che la finale poi persa per l'Inter e Inzaghi (quella di Champions, ndr) sia stata la consacrazione, il momento in cui si è acquisita la consapevolezza di essere arrivato a un livello importante", ha commentato. "Ha fatto in modo che l'ambiente togliesse quel peso che c'era intorno a lui, perché non si dava molto importanza al suo percorso nonostante fosse glorioso, con molti trofei, per questo dico che a volte avere un po' di pazienza ti dà anche dei frutti".
Igli Tare parla di Immobile e Tudor al Gran Galà Adicosp
Tare poi ha speso un commento su Ciro Immobile: "Io penso che la sua qualità non si discuta, lui può giocare ovunque, è una pedina importante per la Lazio e penso che sarà difficile portarlo via. Io al Napoli? Voci infondate, non c'è mai stato un contatto reale. Non so quanto manchi per un mio ritorno, ma farò cose che per me hanno un senso, non voglio tornare con la fretta, ma solo su una piazza che valga la pena. Per lasciare qualcosa di importante serve il progetto giusto".
Quali sono i migliori giovani allenatori in circolazione secondo Tare? "Thiago Motta sicuramente, ma non dimentichiamo Gilardino, che ha fatto un grande lavoro con il Genoa. Ben venga questa nuova generazione di allenatori che hanno un'idea di gioco. De Rossi mi piace sia come allenatore che come persona, lo stimo tanto, abbiamo un grande rapporto e penso che farà una grande carriera".
Infine su Tudor: "Ha uno stile di gioco offensivo, i risultati fino a un certo punto sono arrivati. Il pareggio di questo weekend magari ci ha fermato la rincorsa, ma penso che fino a questo momento abbia fatto un lavoro positivo".
Dal palco dell'evento, Tare ha parlato ancora della stagione della Lazio: "Io mi auguravo che la stagione fosse importante. La squadra lo scorso anno ha dimostrato di meritare il secondo posto, anche se in alcuni casi è sembrato che dovessimo scusarci per essere arrivati secondi. Il lavoro fatto negli anni anche con gli allenatori precedenti a Sarri? Si trattava di allenatori importanti. Mi auguri che il futuro della stagione sia importante perché la piazza lo merita".
Sulla decisione di fermarsi: "Era da tempo che pensavo a prendermi un po’ di pausa. Adesso posso dire che fa bene, e che sono pronto per rientrare. Fare una pausa è importante per ricordare che nella vita ci sono anche altre cose importanti. Per me era essenziale fare una pausa. Rimarrò sempre molto legato alla Lazio perché ha dato tanto a me e alla mia famiglia".
Tare dunque ha ripercorso alcune delle tappe della sua esperienza biancoceleste: "Io ho sempre cercato di fare il meglio con quello che avevo. Sapevo non fosse semplice, perché le aspettative erano alte. A volte le cose vanno bene, a volte vanno male. Vedendo i miei 15 anni alla Lazio posso solo confermare di aver fatto un bel lavoro insieme al presidente Lotito. Sono entrato alla Laxio come calciatore e sono uscito come direttore".
Infine alcune considerazioni sul futuro: "Ho sentito anche della mia possibilità di ritorno alla Lazio. Non sarebbe giusto fare un passo indietro e le nostre strade si sono divise. Non ho mai cercato di tornare in questa stagione alla Lazio. Mai dire mai, ma questo è il mio pensiero. Io ho la fortuna di essere un uomo di mondo e parlo tante lingue. Sono pronto a qualsiasi cosa soprattutto in un progetto che mi possa interessare".