L’ennesimo gol contro una delle 14 squadre in cui ha giocato sin qui, ma stavolta con un significato speciale. L’attaccante del Taranto, Andrea Saraniti ha segnato nella vittoria per 3-1 contro il Palermo, la squadra della sua città e del suo cuore.
Un gol che rappresenta una rivincita per Saraniti. Lo si vede nell'esultanza, con la corsa e l'abbraccio alla sua panchina sotto la pioggia dello Iacovone. Una rete che ha sbloccato la partita dopo 10 minuti e che ha contribuito alla seconda vittoria stagionale dei rossoblù, al momento in testa alla classifica. Di Benassai al 57’ e Diaby al 90’ gli altri due gol dei padroni di casa, mentre per i rosanero aveva riaperto la gara Almici al 62’.
"In campo con la rabbia che non ho messo lo scorso anno"
"Per me non era una partita normale e infatti mi sono isolato tutta la settimana. Oggi ho messo in campo la solita rabbia che metto in campo, cosa che non ho fatto nella scorsa stagione a casa mia. Siamo la classica squadra operaia che deve mantenere la categoria. Dobbiamo sempre essere quelli di queste prime tre giornate. Nell'abbraccio finale con il mister e Lentini c'era tutto, sotto il punto di vista umano sono delle persone fantastiche e vanno sempre rispettate. Guardare la classifica adesso è davvero banale, siamo tranquilli e sappiamo di dover continuare su questa strada. Siamo felici, la dedica è per mio padre", ha dichiarato al fischio finale l’attaccante classe 1988 ai microfoni di Eleven Sports dopo il primo gol con la maglia del Taranto.
Da tifoso rosanero alla rescissione
5 gol e 2 assist nelle 31 presenze collezionate nella scorsa stagione in rosanero da profeta in patria, prima della risoluzione contrattuale avvenuta lo scorso 28 luglio in concomitanza con la firma con i rossoblù. Da esterno a centravanti cresciuto nel settore giovanile del Catania, Saraniti da giovane andava al Barbera a tifare la squadra del suo idolo Caracciolo e in carriera ha avuto l’opportunità di essere allenato a Lecce da Fabio Liverani, ex regista di una formazione che aveva come attori protagonisti Pastore, Cavani e Miccoli. Da esultare in curva, alla rete da avversario. Saraniti, lo 'Zingaro del gol' non si smentisce.