'Mollare, mai’ potrebbe benissimo essere il ritornello di Andrea De Toni, eppure lui, che di mestiere fa il calciatore, sotto la doccia canta sempre e solo Ligabue. Calciatore sì ma… ruolo? L’indizio è scritto sul suo corpo. “Il tatuaggio a cui tengo di più? Una frase”. Guarda caso di Ligabue. ‘Sei un particolare dentro il quadro generale, che vorrebbero ma non possono ignorare’. Andrea ci spiega: “Racconta un po’ la sensazione del portiere”. Tac, beccato. Un portiere che un anno fa si è trovato senza un contratto non certo per scelta, dopo il fallimento del Pavia. Che è ripartito da Taranto ma ‘da secondo, in pochi mesi mi sono ritrovato quarto, a causa di un infortunio curato male’. E lui? Mollare, mai. Nemmeno quando la fiducia nelle proprie capacità viene quasi a mancare. “In quel periodo nero mi ha aiutato tantissimo il mio agente, Guido Gallovich, che non mi ha lasciato un secondo”. E con sacrifico, allenamenti in silenzio e grande umiltà, la ricompensa è arrivata verso fine stagione. “Da quarto portiere mi sono ritrovato titolare! Ne ho giocate tre…”. Dimostrando di non essere da meno. Affatto.
L’idolo è ‘Handanovic! Nonostante io sia un milanista sfegatato’. Andrea è cresciuto nella Primavera del Novara ma non ha avuto sempre e solo il calcio in testa: “Sono cintura verde di judo. Poi adoro il volley, il nuoto…”. Ma con i guantoni addosso è tutta un’altra storia. “Come portiere”. Così portiere che ‘c’ho i piedi quadrati!’. Si ride. Anche se ‘mi sto allenando per migliorarmi, a casa gioco spesso con una pallina!”. Non è solito segnare, nemmeno avventurarsi ‘in the box’ negli ultimissimi minuti. In compenso ‘ne ho evitati tanti’. E ne eviterà ancora. La strada però è tornata a farsi in salita. “Qualche settimana fa il Taranto ed io ci siamo venuti incontro: ho fatto un passo indietro e ho accettato la risoluzione del contratto”. Nel futuro di Andrea ‘palestra, tanta, e un campus insieme al mio vecchio preparatore dei portieri del Pavia”. Per restare in forma e farsi trovare pronto alla prima chiamata. Perché ‘mollare mai’ è vero, ma ’sono sempre i sogni a dare forma al mondo’. Cit Ligabue, ovviamente.