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Data: 03/06/2016 -

#TangodelCentenario - L'Argentina per la gloria, il Cile per la storia, il fiato boliviano: ecco il girone D di Copa America

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Preparate il caffè, accendete il televisore e piazzatevi su Sky Sport. Mettetevi comodi, perché adesso le notti diventano imperdibili. Ci siamo, mancano pochissime ore al calcio d'inizio della Copa America Centenario, un'edizione storica per tutto il Sudamerica. E il girone più bello, pieno zeppo di talenti, campioni e potenziali tali, è molto probabilmente il Gruppo D. Il Cile per la storia, dopo il trionfo nell'ultima edizione. L'Argentina per la gloria, per alzare nuovamente un trofeo. Bolivia e Panama per vendere cara la pelle. E' tutto pronto davvero. IL GIRONE - E sì, eccolo l'elenco: Cile, Argentina, Bolivia e Panama. Chi la spunterà? Le gerarchie sembrano belle che chiare, ma con questa competizione nulla è da lasciare al caso e la sorpresa può essere dietro l'angolo. La Roja può entrare nella storia, diventando la prima Nazionale a vincere per due volte di seguito la Copa. L'Argentina, invece, ha da vendicare proprio l'ultima edizione, guarda caso con il Cile proprio nel girone. Bolivia e Panama di possibilità non ne hanno tante, ma calma prima di sparare sentenze. Tutto può accadere. LA FAVORITA - Sfogliamo la margherita: Cile o Argentina, Argentina o Cile? Sono lì lì eh, sia chiaro, ma il valore dell'Argentina è più alto. Higuain, Messi, Aguero, Di Maria. Serve altro? E mettici anche un 'Tata' Martino che sembra aver trovato le giuste misure, capace di far combaciare tutti gli ingranaggi di una macchina non perfetta, ci andiamo pieno, ma sicuramente molto potente. Insomma, l'Albiceleste è sì favorita in questo girone, ma non solo: è la favorita anche alla vittoria finale. LA SORPRESA - Andate a sfogliare la rosa della Bolivia. "Ma chi sono questi?" verrebbe da dire. "Come faranno contro Argentina e Cile?" ancora. Si, è vero, l'abbiamo già detto: di chances non ce ne sono tantissime, ma la possibile sorpresa può essere proprio la Bolivia. Sì, perché il c.t. Baldivieso sembra aver caricato a pallettoni i suoi. "Non saremo le vittime sacrificali" ha dichiarato qualche giorno fa, e potete metterci la mano sul fuoco. Venderanno cara la pelle. LE ALTRE - Dell'Argentina abbiamo parlato, della Bolivia pure. E le altre? Il Cile è al livello dell'Argentina. Bravo, Isla, Medel, Aranguiz, Hernandez, Vidal, Orellana, Sanchez. Bastano? Alla ricerca dell'ennesima vittoria, quella che vale l'ingresso diretto all'albo d'oro della Copa e, soprattutto, alla storia. E poi c'è il Panama. Quarta del girone, certo, ma alla prima apparizione in assoluto non vorrà sfigurare. Francamente di possibilità ce ne sono ben poche, comunque. LA STAR - Chi se non lui? Un nome ed un cognome che ormai sanno di Dios del Futbol: Lionel Messi, Leo per gli amici. Non servono presentazioni, chiaro. Quello visto al Barcellona è sempre stato il migliore al mondo, qualcuno dirà il secondo migliore al mondo, ma poco importa. Il palmarès ormai è pieno tanto che di trofei e riconoscimenti non ne entrano più. Ha un'unica pecca: la Nazionale. "Leo non sarà mai il migliore di sempre se prima non porta la Seleccion ad un trofeo": quante volte l'abbiamo sentito? Ma, soprattutto, sarà questa la volta buona? Alla Copa l'ardua sentenza. GLI 'ITALIANI' - Il filo conduttore che lega l'Italia è l'Argentina è lunghissimo e di lunga data soprattutto. E allora ecco che in questo girone di 'italiani' non mancano ed anche ex tali. Roncaglia in primis, Banega poi (ormai di fatto un giocatore dell'Inter, anche se ancora non ufficialmente), poi Gonzalo Higuain e Mariano Andujar (in prestito all'Estudiantes ma di proprietà del Napoli). E in Cile non sono mica da meno: Medel, Isla (di proprietà della Juventus), Pulgar, Pinilla. Quante conoscenze! E anche vecchie conoscenze eh, con i vari Vidal, Sanchez, Edu Vargas, Lamela, Lavezzi, Romero e ancora altri. Insomma, ci sarà un bel po' d'Italia negli Stati Uniti. LA CURIOSITA' - La Bolivia ha un altro punto a suo favore, un fattore a dir poco curioso. La Verde, infatti, è abituata a giocare le sue partite interne a La Paz, la Capitale più alta del mondo. Alta? Sì, altitudine: 3600 metri sopra il livello del mare con precisione. Giocando a tale altezza, dunque, i boliviani sono favoriti col fiato: spesso, in Bolivia, si sono viste squadre che al termine di una partita a La Paz hanno dovuto usufruire di alcune bombole d'ossigeno per rifiatare. Ai boliviani non serve. Il fiato, dunque, è bello lungo. Non male, no?


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