Novanta minuti di fischi. Di quelli che i tifosi riservano agli ex. Rumorosi, provocatori. D'altronde, una storia lunga 17 anni è difficile da dimenticare. E quella di Sven Ulreich con lo Stoccarda era iniziata nel 1998, quando aveva appena 10 anni. Tutta la trafila nelle giovanili, Under17, Under19, seconda squadra. Poi l'esordio in prima, nel 2008, ed altri 7 anni insieme. Fino al 2015, fino alla chiamata del Bayern Monaco. Come dire di no?
Ieri, alla Mercedes-Benz Arena, quel passato così lungo l'ha incontrato di nuovo. Ormai Ulreich in questa fase della stagione è il titolare della squadra di Heynckes. Tutto merito dell'infortunio di Neuer (a settembre nuovamente operato al piede sinistro), che non tornerà in campo prima di marzo. Ma quella che sembrava una sciagura per la porta dei bavaresi si è alla fine trasformata in una piacevole sorpresa. O anche conferma. Fatto sta che adesso, al Bayern, Neuer non manca più così tanto perché in Sven Ulreich ha trovato il suo sostituto ideale.
Semplicemente "Ulle" per i tifosi locali che già da tempo ormai gli intonano cori. "Uuuulreich, Uuuulreich". Un muro. O meglio, per dirla nel linguaggio di Twitter #SvenTheWall. Ma la sostanza non cambia. Un muro, un para-rigori. E non da oggi. Anche se quest'ultimo parato allo Stoccarda è solo l'epilogo di 90 minuti da film, con una colonna sonora inconfondibile di fischi tutti in sua direzione. "Succede nel calcio, soprattutto quando si tratta di ex giocatori. E' triste, certo ma sono qui, questo è il mio nuovo club e sono felice di aver vinto", il suo commento dopo la gara. Una partita vinta di misura, per 1-0 grazie alla rete di Muller e a quel rigore parato da Ulreich. Al 93', l'arbitro l'aveva assegnato ai padroni di casa (con l'ausilio del VAR); poteva essere la rete dell'1-1 ma Ulle ha detto no e quel tiro di Akolo l'ha fatto suo. Ecco come ha ammutolito la Mercedes-Benz Arena. Dai fischi al silenzio.
Secondo rigore parato in Bundesliga in questa stagione, dopo quello neutralizzato a Fullkrug lo scorso 2 dicembre in un Bayern Monaco-Hannover vinto comunque 3-1 dai suoi. Non solo però: para-rigori anche in Coppa, contro il Lipsia, e in Supercoppa, ad agosto, contro il Borussia Dortmund e per due volte, chiedere a Bartra e Rode. Insomma, l'appellativo di 'Wall' non è casuale, nè le parole di Jupp Heynckes che dopo la prestazione di ieri suonano ancora di più come un'investitura: "Sven vale oro per noi, è cresciuto in modo incredibile. Ha fatto una prestazione grandiosa, come gli avevo chiesto".
E in attesa di Neuer, Heynckes e i tifosi del Bayern possono stare tranquilli con Ulreich tra i pali. Il muro, votato come miglior giocatore del mese di novembre dagli stessi fan del club e in grado di isolarsi dai fischi nella sua 'vecchia' casa, quello Stoccarda che "è sempre nel mio cuore. Hanno una buona squadra, giovane. Spero che non debba lottare per non retrocedere. Se riescono a migliorare in trasferta, riusciranno a conquistare molti punti importanti e giocare un buon girone di ritorno".