Non l'avrebbe mai detto, Duncan Watmore, che durante il periodo di recupero dall'infortunio al ginocchio che lo farà tornare in campo soltanto a maggio sarebbe diventato un eroe. L'esterno del Sunderland, infatti, mentre era alle Barbados, a febbraio, per concedersi una vacanza dopo l'operazione al crociato ha vissuto un'esperienza che difficilmente dimenticherà. Mentre era su una barca da pesca, insieme ad altre persone, la piccola imbarcazione è stata colpita da un catamarano che l'ha spezzata in due. E proprio Watmore, invece di mettere soltanto se stesso in salvo, è rimasto lì ed ha aiutato gli altri passeggeri (alcuni anziani, anche un ultra ottantenne, un altro che aveva da poco subìto un'operazione all'anca) a raggiungere la riva mentre la barca affondava, salvando così tre vite. Il padre del giocatore, Ian Watmore, ha raccontato l'accaduto: "Il catamarano ha colpito in pieno quella barchetta, subito prima che iniziasse poi ad inabissarsi. Si erano accorti che stavano per essere colpiti, hanno iniziato tutti a urlare e gridare ma non c'è stato niente da fare".
Non solo, Duncan ha anche usato la sua maglietta per fasciare la gamba di un'altra passeggera che sanguinava, bloccando così l'emorragia. "Tutte quelle persone poi sono andate da lui a dirgli che era un eroe". Ancora non è chiaro come il catamarano non abbia visto la piccola imbarcazione che poi ha distrutto ma, riportano alcuni media, lo skipper è stato fermato dalla polizia locale. Un'esperienza forte, che ha fatto presto diventare Watmore un eroe.