Catanzaresità. Ecco, per descrivere al meglio il successo del Catanzaro sul campo del Sudtirol basterebbe interpretare questa locuzione. La decide Iemmello, il capitano, il figlio di una città che porta 1000 cuori giallorossi nel settore ospiti di Bolzano.
Un sogno che si avvera per un ragazzo cresciuto in Curva Massimo Capraro. Un gol fantascientifico, col piatto che si apre e disegna una traiettoria imprendibile per Poluzzi e che va ad infilarsi sotto la traversa. Poi la corsa verso la panchina, a festeggiare con il suo gruppo. Il Catanzaro vince in trasferta, questa volta al Druso contro il Sudtirol ,e si porta al terzo posto in classifica.
Il sigillo dello Zar: Iemmello trascina il suo Catanzaro
Non è un caso che a decidere la sfida sia proprio lui. Il figliol prodigo ritornato quasi 2 anni fa a casa per riportare il suo Catanzaro tra i grandi. Obiettivo riuscito nella passata stagione, ora un avvio di campionato a servizio della sua squadra. Solo 2 gol, ma giocate di classe e tanto sacrificio in attacco. Botte, sportellate e un acume tattico da altra categoria. Il primo a dispensare consigli in campo per i suoi compagni, praticamente il facente funzioni di Vincenzo Vivarini dentro il campo. Ora la classifica sorride, così come sorridono gli oltre 1000 cuori giallorossi del Druso di Bolzano che cantano la propria passione per tutti i 90 minuti.
E a fine gara tutta la squadra a cantare sotto la curva. Guidata anche in questo caso da Pietro Iemmello, come successo a Genova sei giorni fa. Tutti a ringraziare chi ha fatto quasi 4000 km in una settimana per sostenere le Aquile. Mentre al centro dell’area di rigore c’è lo Zar inginocchiato con le braccia al cielo, ad esultare per un successo che porta la sua firma. 3 punti che valgono oro, ma che consentono ai giallorossi di rimanere nelle zone alte della classifica, continuando a sognare. Il Catanzaro vince ancora e si esalta. Nel segno di Pietro.
A cura di Francesco Marra Cutrupi