In collaborazione con RedBull.com
Il carisma di un allenatore combattivo, con una grande passione per la musica House
Un albero di Natale, addobbi in giro per la casa. E una musica che arriva da un'altra stanza. House. La telecamera segue le note che portano al Dj che non t'aspetti. O forse sì, visto che dietro alla consolle c'è Serse Cosmi. Faccia soddisfatta incorniciata dalle cuffie, occhi sul mixer a modulare quella musica che crea lui stesso per passione. Un po' come quando in allenamento non stacca gli occhi dal campo e dirige i suoi. Calciatori, non più note, ma forse la sostanza non cambia. Dal 2018 però la musica deve cambiare. Soprattutto devono cambiare i risultati dell’Ascoli, che dallo scorso 7 dicembre ha accolto Serse Cosmi in panchina e ha chiuso l'anno facendosi come regalo una vittoria che mancava da 10 giornate.
Tutta l'energia da mettere in campo
«La situazione in classifica può spaventare qualche elemento giovane della mia squadra», ha commentato Cosmi. Lui invece è uno che non si nasconde. Un “Combattente”, come il titolo della canzone di Fiorella Mannoia che Cosmi ha voluto dedicare recentemente al suo Ascoli. Lo è lui, vuole che lo sia la sua squadra. La classifica lo impone: attualmente i bianconeri occupano il penultimo posto, e proprio a Cosmi è stato affidato il compito di raggiungere la salvezza. Toccando le corde giuste per conquistare quella che sembra un'impresa impossibile. Scaramantico? Quanto basta, se si pensa che l'1-1 alla prima contro l'Entella l'ha considerato di buon auspicio, per quello che potrà essere il risultato di fine stagione. Il mercato di gennaio servirà a rinforzarsi, la pausa a ricaricare le batterie in vista dell'ultima parte di campionato. Come arrivare al traguardo del Giro, ogni gara una tappa. Con Cosmi il richiamo al ciclismo è un facile assist, visto che proprio lui deve il suo nome a Serse Coppi, ciclista ammirato dal padre appassionato di questo sport. Serse un po' meno. Musica e calcio, stop.
Avere un focus sull'obiettivo
Un altro aspetto del Cosmi allenatore è la sua voglia di vivere e conoscere al meglio la realtà in cui lavora. Terreno di gioco e territorio. Per questo lo si incontrerà spesso per le vie di Ascoli, per la necessità di entrare appieno nel mood della città che adesso è diventata casa sua. Questa è la quotidianità di Cosmi. Ovviamente, sempre con un sottofondo di buona musica selezionata da lui stesso: «Sbaglio qualche formazione e anche qualche sostituzione, ma è impossibile che possa sbagliare musica».
Mente e corpo sul campo da gioco
Dj (per davvero) una volta a Formentera, selezionatore per gli amici, guida per le squadre che allena. Sempre con i piedi per terra e contando sul proprio lavoro, e su quello dei suoi uomini: «La posizione in classifica ci vede in difficoltà, però se ho accettato l’ho fatto non con la consapevolezza di fare un miracolo, ma perché ci sono le componenti per poter risalire», ha detto il giorno della presentazione. Crede nei giovani, nelle ambizioni della società, nella vicinanza del pubblico. Una piazza che «merita la A». E l'ha detto nel momento più difficile della stagione: c'è una salvezza da conquistare, senza dimenticare dove portano le ambizioni del club. Via con la musica, dunque, selezionata da chi se ne intende. Di sound e di imprese.