Sette punti nelle prime tre giornate, un attacco da urlo (il secondo migliore del campionato) e un progetto che, adesso, sembra davvero possa decollare. Il Sassuolo di Squinzi è partito forte in campionato, trascinato da Boateng e con Roberto De Zerbi in panchina: "Non sono stupito, siamo noi l'anti-Juve! - scherza il presidente neroverde ai microfoni de La Gazzetta dello Sport -. Abbiamo cambiato tanto, eppure in campo stiamo già raccogliendo ottimi risultati..."
Il 4-3-3 di De Zerbi, secondo molti, ricorda quello del Sassuolo migliore di sempre. In panchina c'era un certo Eusebio Di Francesco: "Simili? E' presto per dirlo, ma il nostro calcio mi piace molto. Come con Eusebio, anche ora attacchiamo sempre con almeno tre uomini, è un calcio molto propositivo". Diversa era la storia con Iachini: "Non smetterò mai di ringraziarlo, ma era un momento diverso. Ci doveva portare alla salvezza, e l'ha fatto".
L'unica pecca delle prime tre giornate si è riscontrata in difesa: troppi, per ora, i gol subiti: "E' andato via Acerbi, ma meritava una grande squadra. Ora ci sono Ferrari e Magnani, mi fido molto di loro. E sono felice per Berardi in Nazionale: Ventura non lo considerava, ma se non sarà bloccato da stop fisici, questo può essere il suo anno. Ecco, mi dispiace per una cosa: contro il Genoa c'erano solo cinque italiani in campo..."
Chi non è italiano, ma è partito certamente con il piede giusto, è Kevin Prince Boateng: "Un fenomeno, può essere il nostro uomo in più.. E occhio a Babacar e Di Francesco: sul primo, lo scorso anno, ero scettico, ora spero possa continuare a dimostrare il suo valore. Federico invece, sarà uno dei pilastri del nostro futuro"
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