Spartak Mosca, Paolo Vanoli è il nuovo allenatore: “Un onore fare parte del club”
Debutto in panchina per l’ex collaboratore di Antonio Conte
Lo Spartak Mosca riparte da Paolo Vanoli. La società russa, dopo un avvio di campionato difficile, ha infatti deciso di esonerare il portoghese Rui Vitoria. L’allenatore italiano era già atterrato in Russia nella giornata di ieri per firmare il contratto e discutere degli ultimi dettagli. Questa mattina è arrivata la conferma ufficiale del club.
Da collaboratore di Conte alla prima panchina da allenatore
L’ex giocatore di Parma, Fiorentina e Bologna negli anni 2000, si appresta così a fare il suo debutto in panchina come primo allenatore. Vanoli aveva iniziato ad allenare le giovanili della Nazionale italiana, dall’Under 16 fino all’Under 19. Nel 2016 era entrato nello staff di Gian Piero Ventura con la Nazionale maggiore. Dopo questa esperienza, conclusa nel 2017, si è aggreggato allo staff di Antonio Conte al Chelsea e poi all’Inter, dov’è rimasto fino alla scorsa estate.
Oggi, per Vanoli, è arrivato il momento di muovere un ulteriore passo importante nella sua carriera. Quella dello Spartak Mosca sarà la sua prima occasione di mettere in mostra le sue qualità da allenatore. Il suo vice sarà l’ex centrocampista di Milan, Napoli e Fiorentina Marco Donadel.
Rialzarsi in campionato e continuare a stupire in Europa
Lo Spartak in questo campionato ha ottenuto solo sei vittorie in diciotto partite. La squadra occupa al momento il nono posto in classifica nella Prem’er Liga, a soli 4 punti dai play-out per la retrocessione. Vanoli, che ha firmato un contratto di 18 mesi con opzione per un ulteriore anno, avrà il compito di risollevare la squadra in campionato e di contunuare a far bene in Europa League nei prossimi ottavi di finale.
Vanoli si presenta: “Un onore per me fare parte di un grande club”
È iniziata l’avventura di Paolo Vanoli sulla panchina dello Spartak Mosca. Il nuovo allenatore ha parlato ai microfoni del suo nuovo club: “È un onore per me far parte di un grande club. Ci stiamo immergendo nella storia del club e stiamo cercando di capire la sua cultura”. Le idee sono chiare: “Lo Spartak deve essere una squadra pronta a vincere qualsiasi partita. Non importa se si tratta di una partita di coppa o di campionato”.
Dopo l’esperienza come collaboratore di Antonio Conte, Vanoli ha deciso di intraprendere la sua strada: “Vorrei ringraziare Antonio per il lavoro che abbiamo fatto insieme, per me è uno dei migliori allenatori al mondo. È stato fantastico lavorare con lui – confessa – ma ora è davvero giunto il momento per me di iniziare la mia carriera”. Oltre a Conte, però, c’è un altro grande allenatore da cui ha tratto insegnamenti: “Quando lavori con allenatori così bravi, cerchi di prendere gli aspetti migliori da loro e di sviluppare te stesso. Ad esempio, nel setup italiano, ho lavorato con Arrigo Sacchi. L’esperienza di vedere e assorbire il lavoro svolto da questi professionisti è inestimabile. Questa è una delle chiavi del successo. Prenderò alcune idee che ho imparato, ma ci saranno anche le mie idee”.
Dalla storica Coppa Uefa del 1999 vinta a Mosca, alla panchina dello Spartak: “È vero. Allora ho segnato per il Parma nella finale di Coppa Uefa contro il Marsiglia, quella partita era al Luzhniki. Ora inizio qui la mia carriera di allenatore, sembra che Mosca sia nel mio destino”. Da un italiano ad un altro. L’ultimo allenatore a vincere il titolo sulla panchina dello Spartak, infatti, è stato Massimo Carrera, anche lui in passato collaboratore di Conte: “Ho parlato con Massimo del club per capire la situazione. Qui ha fatto la storia e voglio ripetere in parte il suo percorso”. Il segreto è l’equilibrio: “Spero di riuscire a combinare entrambi gli aspetti. Cercherò di essere un buon motivatore e un buon tattico, entrambe le cose sono molto importanti per il successo”.
“Lavorerò al 100% in ogni momento”
Ciò per evitare che ci sia un rendimento diametralmente opposto in Europa e in campionato: “Dobbiamo lavorare sulla nostra mentalità e psicologia: è necessario essere ugualmente competitivi a livello internazionale e in Russia”. Il neo allenatore, infine, conclude con una promessa: “Ho accettato di lavorare per lo Spartak perché credo nella squadra. Posso promettere questo: sarò assolutamente sincero, metterò tutta la mia passione e lavorerò al 100% delle mie capacità in ogni momento”, conclude Vanoli.