L'urlo di Spalletti: metamorfosi nerazzurra da Dimarco ad oggi
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Data: 07/10/2018 -

L'urlo di Spalletti: metamorfosi nerazzurra da Dimarco ad oggi

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Nella conferenza pre partita Luciano Spalletti aveva detto che anche contro la Spal avrebbe sentito la musichetta della Champions. Dall’urlo liberatorio e travolgente dopo il 2-1 dei suoi al ‘Mazza’ sembrerebbe quasi che un match di Champions l’abbia vinto per davvero. E sui social circolano già fotomontaggi di uno Spalletti versione ‘L’urlo’ di Munch. Scontato ma efficace per rendere l’idea.

Troppo importante per l’Inter chiudere coi 3 punti prima della sosta. Nonostante la squadra di Semplici abbia dimostrato di giocarsela alla pari, se non addirittura di non meritare la sconfitta. A sorridere però è l’Inter grazie alla doppietta del solito Icardi e ai cambi di Spalletti. Talmente azzeccati da trovare il gol vittoria 1’ dopo l’ingresso di Lautaro al fianco di Icardi. Evitando così il remake della partita vissuta sempre al ‘Mazza’ nella scorsa stagione quando Paloschi, come stasera, aveva pareggiato i conti dopoché la Spal aveva subito un autogol. Quella volta fu Vicari, questa Djourou nonostante la rete sia stata attribuito ad Icardi: poco cambia. Alla fine però i nerazzurri oggi l’han vinta.

Col gol subito da Dimarco il 15 settembre a San Siro con conseguente ko contro il Parma, l’Inter sembrava aver raggiunto il punto di non ritorno. Si parlava già di stagione compromessa: quattro punti in appena quattro partite. Da quel momento invece la squadra dell’allenatore ex Roma non ne ha più sbagliata una. Tra tutte le competizioni, 6 vittorie consecutive. Sei. Quattro in campionato – con quella di stasera a Ferrara – e due in Champions. Terzo posto a -2 dal Napoli.

La squadra di Spalletti ha dimostrato di avere una certa mentalità. Ovvero quella di non disunirsi mai di fronte alle difficoltà come quelle create da Semplici & Co. stasera: la vera arma in più di Icardi e compagni. La capacità di non mollare mai e di saper spesso recuperare da situazioni di svantaggio come contro il Tottenham o col Psv o anche solo dai momenti no durante la partita. “I ragazzi hanno sofferto, hanno saputo tenere botta”, ha dichiarato Spalletti nel post. Quando l’Inter sembra spacciata, ecco puntuale il colpo di scena. “Riuscire ad avere una reazione è una caratteristica che hanno poche squadre e la mia squadra non aveva. Ed è importantissima. Adesso però bisogna essere bravi a mantenerla”.

Merito di quell’allenatore capace di far intendere ai propri giocatori che c’è solo un modo di scendere in campo: pensando al risultato. Giocando bene o giocando male. Che sia Serie A o Champions: la musica deve essere la stessa. “Dopo una partita di Champions fatta bene e vinta, in campionato c’è il rischio che tutto ridiventi normale”. Così non è stato. Come dimostrato dall’urlo finale, diventato in men che non si dica opera d’arte per il tifo nerazzurro.






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