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Data: 26/02/2017 -

Spalletti si gode la sua Roma: "Per Nainggolan le partite importanti sono il massimo godimento della vita. Dovremmo far girare meglio palla"

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Vittoria e secondo posto consolidato. La Roma si gode il 3-1 rifilato all’Inter, Spalletti parla così del match di San Siro ai microfoni di Sky Sport: “È stata una bella partita tra due squadre forti che hanno tentato di vincere. In alcuni frangenti siamo stati più bravi e abbiamo meritato di passare in vantaggio e segnare il secondo gol. Li avremmo devastati se avessimo fatto girare la palla 10 secondi in più in alcune situazioni”.

Sui dubbi di formazione per sostituire Emerson: “C’era da scegliere tra Juan Jesus e Mario Rui e visto che Candreva è fisico e veloce, Mario Rui non ha ancora il passo e non è ancora quel giocatore che io conosco”.

Sul match winner, Nainggolan: “Nainggolan è questo qui: vede nelle partite importanti il massimo di godimento della sua vita. Lui ha una qualità anormale, se ha una costanza nel preparare la partita raggiunge risultati ancora migliori”.

Sul giocatore rivelazione della Roma di questa stagione, Fazio: “Fazio ha un precedente: io e il mio staff l’abbiamo seguito con lo Zenit, quando è andato in Inghilterra lo stavamo per prendere noi. C’era solo il dubbio del perché non avesse più giocato. Lui ha un amico nello spogliatoio, Perotti, che ci ha detto come stava bene e come fosse una questione di scelte se non giocava. La conoscenza su di lui veniva da lontano per quanto riguarda il mio staff. Lui è un giocatore di grande personalità e può giocare mediano: non gli brucia la palla quando imposta ed ha anche corsa, è un grande giocatore”.

Sul modo di affrontare la partita e su un curioso retroscena riguardante Dzeko: “Tante squadre giocano un grande calcio, come l’Inter. A volte non riusciamo a far girare palla a centrocampo come l’anno scorso, a volte velocizziamo troppo e scegliamo palla, così sono dovuto andare a ricercare qualcosa di diverso perché spesso regaliamo palla agli avversari. Strootman ha altre caratteristiche rispetto a Pjanic e Keita: nel fraseggio puro abbiamo qualcosa in meno dell’anno scorso. Perisic a tutta fascia non mi ha sopreso: Dzeko, suo ex compagno, aveva detto che avrebbe potuto giocare lì, secondo Edin è il suo ruolo”.

Infine, sul rigore di Perotti: “Perotti è micidiale nel tirare i rigori: bisogna vederlo in allenamento. Lui decide dove calciarlo 10 centimetri prima di calciare il pallone”.



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