Toscani, azzurri, vincenti. Ma non solo. Da stasera Maurizio Sarri e Luciano Spalletti hanno un’altra cosa in comune: il Napoli dell’allenatore di Certaldo batte il Torino non senza difficoltà e si regala l’ennesima notte da protagonista, centrando l’ottava vittoria di fila, un record assoluto nella storia del club.
Ci era riuscito solo Sarri nel 2017/18 e quella squadra, poi, avrebbe fatto la storia nel bene e nel male: 91 punti alla fine di un campionato non vinto e chiuso dietro alla Juventus. È solo ottobre, stavolta, ma per ora gli azzurri non hanno nessuno davanti: punteggio pieno e vetta della classifica, e il solo Milan a tenere la scia di Osimhen e compagni.
NAPOLI, ANCORA OSIMHEN: 8 RETI IN 10 PARTITE
Ed è proprio la firma di Osimhen che serve a stendere il fantasma di Ivan Juric: l’allenatore del Torino stava per fare l’ennesimo scherzetto della sua storia contro il Napoli, ma la rete dell’attaccante nigeriano - otto gol nelle prime dieci partite di questa stagione tra Serie A e Europa League - nel finale ha cambiato il destino.
Cinque mesi fa, Napoli-Verona lo vedeva protagonista di quel pareggio che aveva negato alla squadra di Gattuso l’accesso in Champions, questa sera si arrende a una squadra che si era fermata tra rigori sbagliati e pali prima della rete decisiva.
Poco importa per il Napoli, che ora può superare se stesso nel big match del prossimo turno: tra la storia e Spalletti, però, c’è il giallorosso della Roma, quello che conosce bene e che riassaporerà all’Olimpico tra sette giorni. Nemmeno lo scrittore migliore avrebbe immaginato una trama così.