“Sono lieto di comunicare che Luciano Spalletti sarà il nuovo allenatore del Napoli a partire dal prossimo 1 luglio. Benvenuto Luciano, insieme faremo un grande lavoro”. Con queste parole Aurelio De Laurentiis dà il benvenuto ufficiale a Luciano Spalletti, nono allenatore napoletano nella sua gestione azzurra. Il toscano ha firmato ieri sera il contratto che lo legherà alla nuova squadra fino al 2023, due anni di accordo in cui dovrà provare a rilanciare il club dopo l’amarezza per la mancata qualificazione in Champions League.
Nato a Certaldo nel 1959, quella di Napoli sarà l’ennesima grande piazza per Spalletti in Serie A: partito vent’anni fa dalla panchina del Venezia, il toscano si è fatto apprezzare prima per gli anni con l’Udinese dell’alta classifica, poi con la Roma che è stata la sua avventura più intensa. Con i giallorossi ha vinto gli unici titoli italiani: due Coppe Italia e una Supercoppa. Le altre vittorie di Spalletti arrivano dalla sua esperienza quasi quinquennale in Russia: con lo Zenit ha saputo vincere due campionati russi, Coppa e Supercoppa prima dell’addio nel 2014. Il 2016 lo ha visto tornare in corsa in panchina di nuovo in giallorosso, con la Roma riportata al secondo posto del campionato 2016/17, l’ultimo in campo di Francesco Totti. Lasciato nuovamente il giallorosso, tra il 2017 e il 2019 vive l’ultimo biennio di lavoro sulla panchina dell’Inter, chiudendo entrambe le stagioni al 4° posto e riportando in Champions i nerazzurri. Esonerato per far spazio all’arrivo di Conte, il contratto con l’Inter scadrà il prossimo 30 giugno, quando sarà pronto a iniziare la nuova avventura in azzurro.
Prima di intraprendere la carriera da allenatore, Spalletti è stato calciatore e ha militato in Serie C con l’Entella, lo Spezia, il Viareggio e l’Empoli. Già dalla prima esperienza romana, il marchio di fabbrica del toscano è stato in campo il 4-2-3-1, lo stesso visto a Napoli nell’ultima stagione: anche da qui la scelta del club di De Laurentiis che lo aveva messo nel mirino già da marzo, quando la posizione di Gennaro Gattuso in panchina cominciava ad essere in discussione.
In azzurro ritroverà tre calciatori conosciuti tra Roma e Inter: Kostas Manolas è stato uno dei suoi punti fissi in giallorosso, dove ha incrociato anche Mario Rui per qualche mese, mentre a Milano difficilmente faceva a meno di Matteo Politano, oggi in grande spolvero a Napoli. Fine intenditore del materiale offensivo, a Napoli troverà la certezza di capitan Insigne, un centrocampo da migliorare e soprattutto Victor Osimhen, la punta da valorizzare come fatto in passato con Dzeko e Icardi. Fuori dal campo grande amante della natura e del vino - che produce -, ha trascorso le ultime due stagioni senza panchina a Montaione, in Toscana, nell’agriturismo di famiglia che ora dovrà lasciare per trasferirsi a Napoli.