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Data: 03/06/2016 -

Spalletti: "Tornare alla Roma? Ero consapevole dei rischi. Il derby la partita più bella"

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L’allenatore della Roma Luciano Spalletti ha rilasciato un’intervista al sito ufficiale del club, nella quale ha parlato del suo ritorno nella Capitale e dei momenti più belli dell’anno, spiegando poi come la squadra possa ulteriormente migliorare. Ecco le sue parole: ″Quando sono arrivato la squadra non stava attraversando un momento felice e nel calcio può succedere. In più quest’anno si sono alternate 4-5 squadre in testa alla classifica e in questi casi la solidità mentale fa la differenza: i ragazzi hanno lavorato bene e abbiamo recuperato. Nelle prime due partite da quando sono tornato non abbiamo fatto bene poi siamo migliorati. Io non dico che la crescita è merito mio, perché in campo ci vanno i giocatori, ma è chiaro che siamo stati bravi a mettere insieme le qualità dei ragazzi. I giocatori sono fondamentali ma è importante saperli fare rendere, avevo delle idee anche se non è facile applicarle subito a una rosa di 25 giocatori da subentrato: alcuni sapevo già chi erano, mentre altri li ho dovuti scoprire. L’atteggiamento dei ragazzi di sentirsi tutti uguali mi ha fatto molto piacere, perché questo può aiutare la Roma a vincere: il lavoro quotidiano fa la differenza riguardo a questo aspetto″.

″Alcune scelte sono date solo dalla ragione – ha proseguito Spalletti - e altre influenzate dal sentimento: ho percorso questa seconda strada quando sono tornato, consapevole del rischio che è sempre presente nel mio mestiere. Le cose possono non andare sempre bene e per gli allenatori il rischio aumenta perché si chiede sempre di vincere″.

Sulle partite giocate dalla Roma nel girone di ritorno: ″A Torino con la Juventus ci siamo resi conto di alcune cose: io ho sbagliato a mettere timori alla squadra perché ho parlato troppo di attenzione, però i ragazzi mi hanno dimostrato la disponibilità nel fare ciò che chiedevo, anche se in quel caso sono state sbagliate. Da quel momento ho chiesto di osare di più e quello che hanno fatto i giocatori nel girone di ritorno, a livello di gol e gioco, se lo porteranno con loro come bagaglio. Tante partite sono state belle, sia comandando il gioco dall’inizio alla fine sia soffrendo, perché tutte le gare ci hanno permesso di raggiungere la solidità che ha fatto la differenza. Scegliendone una, dico il derby, che è una sfida particolare, ma anche la sfida con il Sassuolo dove siamo andati in vantaggio ma poi in inferiorità numerica abbiamo saputo soffrire. Cito anche la vittoria contro il Napoli all’Olimpico, senza due difensori titolari dopo venti minuti″.

″Tutto è migliorabile, perché bisogna porsi sempre dei traguardi nuovi e più ambiziosi, perché altrimenti ci si ferma. A livello di squadra può essere migliorabile la fase difensiva, anche se io non amo spezzare i vari ruoli e ritengo importante parlare del gruppo, che è grande e in cui ognuno può dare il proprio contributo. Ai tifosi dico che ci siamo sentiti forti durante tutto il campionato e invincibili nella partita con il Chievo dove hanno partecipato in massa″, ha concluso l’allenatore della Roma.



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