Sono giornate intense queste, per Luciano Spalletti. Terminato il ritiro azzurro con la vittoria contro Israele, il CT si è presentato allo Stadio Nereo Rocco di Trieste insieme a Gravina, Buffon e Antonioni per assistere alla sfida - decisiva per la qualificazione agli Europei 2025 - tra Italia Under21 e Irlanda Under21. Nel corso dell'intervallo, l'ex allenatore del Napoli ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Rai.
Italia, le parole di Spalletti
Il CT ha innanzitutto commentato il primo tempo degli Azzurrini: "I ragazzi sono entrati un po' contratti perché la posta in palio è alta. Gli irlandesi sono stati bravi ad avere ritmo all'inizio della partita, noi non siamo riusciti bene a pressarli e a prendere in mano la partita. Ci sono state un paio di situazioni rischiose, perché gli avversari hanno fisicità. Poi i ragazzi di Nunziata si sono tranquillizzati e hanno iniziato a giocare a calcio".
Dopo l'Europeo negativo Spalletti ha deciso di aprire un nuovo ciclo basato sui giovani, buttando più di un occhio sull'Under21: "Ce ne sono diversi di calciatori che possono fare al caso nostro. Il lavoro di Nunziata è sicuramente importante perché ci ha messo a disposizione ragazzi che hanno possibilità di venire a far parte del nostro gruppo. Qui ce ne sono diversi bravi, Baldanzi sicuramente è quello più pronto, Gnonto c'è già stato. Si lavora a stretto raggio d'azione perché poi ci danno delle indicazioni".
L'allenatore ha anche parlato di Casadei: "Ha passato un periodo dove giocava poco, ora invece ha preso il ritmo. Ha fisico, struttura, gamba, è un calciatore che può diventare pronto in poco tempo. Soprattutto nel reparto di centrocampo questa squadra qui ne ha diversi, soprattutto se si pensa che rimangono fuori giocatori come Fabbian e Bove".
Per concludere, Spalletti ha anche parlato delle due partite giocate dalla nazionale maggiore: "Ora per quello che si è visto anche da noi in nazionale A ci sono state delle possibilità importanti dove si sono confermati questi ragazzi, che sono pronti per misurarsi con competizioni del nostro livello. Apre quindi la certezza che chi fa bene e spinge ha lo spiraglio di potersi presentare da noi".