Alle radici di un capolavoro. Il ds della Spal Davide Vagnati racconta la favola di un club diventato una bella realtà della Serie A. Per questa stagione ma anche per la prossima: "Siamo spettatori non paganti con grande orgoglio, vedere quello che sta succedendo ed essere sereni senza l'assillo della salvezza è molto importante. Abbiamo avuto questo periodo straordinario dovuto al lavoro nei mesi precedenti, nei quali anche nei momenti difficili abbiamo avuto la serenità per concentrarci sul nostro obiettivo. Sapevamo che le situazioni complicate sarebbero arrivate".
A 41 anni (uno dei ds più giovani) è uno dei protagonisti della scalala e della permanenza in Serie A: "La cosa più importante è l'unione tra le parti. Noi abbiamo una struttura snella composta dalla proprietà della famiglia Colombarini, dal presidente del club Mattioli e poi ci sono io che sono il responsabile dell'area tecnica. Idee chiare, uno staff tecnico che ci ha dato grandi soddisfazioni e una città che fa parte di noi e ci sostiene anche nei momenti difficili".
Ieri nove italiani titolari: "Per società piccole come la nostra che non possono permettersi grandi campioni, è fondamentale il senso d'appartenenza. In questi anni siamo stati bravi a creare un gruppo importante e i risultati ci hanno dato ragione. Dobbiamo prendere chi vuole mettersi sempre in discussione e ha voglia di prevalere sull'avversario".
Capitolo mercato, Lazzari: "Manuel è un ragazzo cresciuto con noi, è stato il primo acquisto in C2 ed è il simbolo della nostra crescita. Credo che merita di avere un'occasione importante. Io dico 'speriamo' che non succeda, ma sono convinto che ce lo porteranno via". E' già stata respinta un'offerta del Sassuolo: "E' chiaro che giocare a Ferrara per Manuel è diverso per quello che rappresenta, per questo per far sì che tutte le parti siano d'acordo deve arrivare un club importante".
Sul futuro dell'allenatore Semplici: "Abbiamo un ottimo rapporto, come tutte le società dobbiamo vederci per programmare il futuro. Ha un altro anno di contratto con noi e abbiamo la possibilità di prolungarlo per un'ulteriore stagione. Penso sia una formalità (aveva l'opzione di rinnovo a salvezza raggiunta, ndr), il nostro obiettivo è quello di rimanere in Serie A. Petagna? E' stata una grande responsabilità prenderlo in estate, ma nei suoi occhi avevo visto qualcosa di diverso e la storia del nonno che allenava la Spal aveva un sapore particolare. Ci serviva qualcuno che arrivasse in doppia cifra. Noi non possiamo pretendere che i giocatori rimangano, chi decide di farlo deve essere convinto, chi vuole andare via può farlo alle giuste condizioni".
Sul suo futuro Vagnati spiega: "Ne abbiamo parlato pochi giorni fa con il presidente. Io ho un altro anno di contratto e ho lasciato la porta aperta perché devo tanto a Mattioli. Qualsiasi decisione prenderà, sarà sicuramente condivisa".
Sul possibilie ritiro di Floccari: "Non abbiamo ancora parlato del suo futuro, ora Sergio sta bene e può valutare da solo il suo futuro in maniera obiettiva. Se deciderà di ritirarsi gli troveremo sicuramente qualcosa, sarebbe un valore aggiunto".