“Finchè c’è Gigi in porta siamo in buone mani”. Parola di Alex Meret, titolare della nuova Under 21 guidata da Alberico Evani. Anche a 40 anni il pensiero dei colleghi non cambia. Buffon rimane un’icona da ammirare, il faro di un intero movimento che non pensa assolutamente a pensionarlo. Non importa che la sua presenza negli ultimi 20 anni abbia sbarrato la strada ad intere generazioni di portieri. “Continua a fare bene, lo si è visto anche ieri sera con l’Italia. - ha continuato Meret ai microfoni di Rai Sport - Merita ancora il posto da titolare. Quando sarà il turno degli altri, vedremo”. Rispetto per il mito d’infanzia con un occhio alla carta d’identità: “In Nazionale è un momento di passaggio, con queste amichevoli che servono a rifondare tutta la squadra. Spero si possa ripartire al meglio”. L’età è dalla sua, da quella di Donnarumma. Il futuro obbligatoriamente passa dalle loro mani, con Meret che sogna la Nazionale A, dopo averla assaporata con Conte alla vigilia di Euro 2016. Il presente però si chiama Serbia che i ragazzi di Evani affronteranno martedì alle 18.30 a Novi Sad: “Sarà una gara dura ma siamo consci delle nostre possibilità, anche se sarà in trasferta possiamo andare a fare risultato. Siamo dispiaciuti per com’è andata contro la Norvegia perchè eravamo superiori e non siamo riusciti a sfruttare le occasioni che abbiamo creato”.
Un biennio quello prossimo molto importante per la sua carriera. Salvezza con la Spal, il ritorno a Udine e poi nel 2019 l’Europeo di categoria: “Sarà un momento importante, un percorso di crescita dove dovremo dare il massimo e sfruttare ogni singolo momento per arrivare preparati ad un evento importantissimo come l’Europeo in casa”. Un futuro colorato d’azzurro non solo Nazionale. Il Napoli è fortemente interessato a lui. C’è da trovare l’erede di Reina e molti indizi portano a Meret, che però non si sbottona: “A giugno torno a Udine, sono di proprietà dell’Udinese. Poi vedremo, ma adesso non penso al mercato”.