Quarantadue punti. Tradotto: salvezza conquistata. Per la Spal oggi è una giornata di festa, perché il 4-0 in casa del Chievo e questi 3 punti conquistati hanno davvero un sapore speciale. Quello di un altro anno di Serie A.
A fine gara la soddisfazione è tanta, soprattutto quella del presidente Mattioli e di Leonardo Semplici, che hanno rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di SkySport.
Le dichiarazioni del presidente Mattioli
"Siamo preoccupati perché ripetere un'annata come questa non sarà facile ma stiamo già lavorando per il futuro. Ora abbiamo 3 gare importante, due in casa contro Napoli e Milan. E mi aspetto due grandi gare, di quelle che passano alla storia, per dare altre gioie ai nostri tifosi.
Semplici? Non c'è alcun problema a continuare con lui, ha un contratto. La chiamo una 'famiglia sportiva' perché insieme stiamo tutti bene. Sarà difficile ripetere un'annata così ma ci impegneremo.
Lazzari? Nessuno ce l'ha chiesto ancora, vedremo cosa succederà. E' chiaro che se arriva una squadra importante per lui, che l'ho preso quando aveva 18 anni, vedrò perché non è che posso fermare io la carriera di uno dei miei ragazzi.
A Ferrara si vive un'atmosfera particolare e c'è un'alchimia particolare con la città. Si fa tutto insieme. Spero che continueremo a fare ciò che facciamo da 6 anni. Le ho viste tutte, quest'anno è il 31esimo anno che sono presidente. Ho fatto tutte le categorie, io sono ferrarese e ci tengo tantissimo. Il nostro budget è tra i più piccoli della A ma spero che con l'affiatamento possiamo continuare a fare belle cose".
Le dichiarazioni di Semplici:
"Qualcosa di storico? Direi di si, non era così scontato confermarsi in un campionato così difficile: devo ringraziare la società, il presidente, il ds. Ma va anche sottolineato il valore che siamo riusciti a creare in questa società e in questo ambiente con i nostri tifosi, è una soddisfazione straordinaria.
Continuare con me in panchina? Questo vediamo, la cosa principale era arrivare a questo obiettivo: volevamo provare a salvarci con qualche domenica d'anticipo e ci siamo riusciti, credo andando oltre ogni aspettativa. Merito di ragazzi che sono cresciuti tanto, facendo un grande finale di stagione e battendo squadre fortissime e con budget e obiettivi diversi dai nostri: ciò ci riempie d'orgoglio, abbiamo creato un ambiente straordinario.
Il mio futuro? Come abbiamo fatto tutti gli anni ci riuniremo e parleremo, credo ci siano i presupposti per andare avanti. Bisogna essere sempre in due, vedere la società quello che vuole e quali sono gli obiettivi: vedremo. Sicuramente il mio percorso qui è stato particolare, dalla C al secondo anno consecutivo in A: sono stati 4 anni e mezzo straordinari e bellissimi da ogni punto di vista, valuteremo insieme il futuro di entrambi. Dovesse arrivare una chiamata da un club importante? Se arriverà, la valuteremo.
Facendo questo mestiere è giusto avere ambizioni e migliorarsi: se sono arrivato in A è perchè l'ho conquistata sul campo. Nel mio futuro, se ci sarà la possibilità, mi piacerebbe allenare squadre ancora più ambiziose: come sempre, però, voglio tenere i piedi per terra e festeggiare questa salvezza, che è come uno scudetto.
Poi valuteremo insieme alla mia società quello che sarà il futuro. Credo sia stato il lavoro fatto col mio staff nei ragazzi ad aver creato un gruppo che è cresciuto: non siamo mai stati tra le tre "retrocesse", e nel girone di ritorno abbiamo messo in pratica ciò che erano le nostre qualità".