Altra giornata di polemiche in Spagna nell'ambito arbitrale. Dopo il "caso Negreira", con il Barcellona sotto inchiesta per le cifre versate all'ex vicepresidente dell'Associazione arbitrale spagnola, si apre un nuovo fronte.
Il caso si apre con le rivelazioni di Javier Estrada Fernandez, ex arbitro di Liga con 240 presenze in carriera nel massimo campionato spagnolo.
"Sala VAR parallela": la denuncia dell'ex arbitro spagnolo
"La sala VOR viene utilizzata da diversi anni dal Comitato tecnico arbitrale", ha detto Estrada Fernandez a Radio Marca. "Lì ci sono i tecnici e gli operatori dell'occhio di falco, è una sala operativa che non è prevista né dagli statuti della RFEF (la Federazione spagnola, ndr) né dal protocollo VAR né dai nostri contratti di lavoro. Nella stagione 2021/22 è stata creata questa altra stanza senza che fosse spiegato pubblicamente né alla Liga né ai club".
Poi l'ex arbitro ha proseguito: "Perché nessun arbitro ne parla? Non possono per contratto, e sapete tutto quello che succederebbe... L'ideale sarebbe stato che, nel momento della creazione del ruolo del "direttore delle operazioni", il Comitato spiegasse a tutti di questa seconda sala parallela".
Dopo la "denuncia" di Estrada Fernandez è arrivata la durissima risposta di Clos Gomez, altro ex arbitro e oggi responsabile del VAR in Spagna: "Tutto quello che ha dichiarato è una menzogna. E, ancora peggio, lui ne è totalmente consapevole". Poi la chiusura: "Con le sue parole crea un alone di sospetto su tutti noi. Ma sa che sta mentendo". La vicenda si colloca anche in un quadro più ampio, vista la possibile candidatura di un ex arbitro come Mateu Lahoz a presidente della Federazione in sostituzione di Luis Rubiales. Leggi anche - Caso Negreira, anche Laporta sotto indagine