Tre generazioni legate alla nazionale. La famiglia Alonso prosegue la sua tradizione di calciatori che hanno vestito la maglia della Spagna. Nonno, padre e nipote, tutti di nome Marcos, con la maglia roja nel destino.
Così come nel destino di questa famiglia deve esserci il mese di marzo, dove tutti e tre i Marcos Alonso hanno fatto il loro esordio internazionale. Il 17 marzo del 1955 iniziò la tradizione, unica nel calcio spagnolo, con Marcos Alonso Imaz, meglio noto come Marquitos, uno dei simboli del Grande Real. L’esordio fu proprio nello stadio del Real Madrid, che da appena due mesi era stato intitolato a Santiago Bernabéu, dove la Spagna perse per 2-1 contro la Francia.
Dopo 26 anni, nel 1981 e sempre nel mese di marzo, esordì in nazionale Marcos Alonso Peña, figlio di Marquitos e padre dell’attuale terzino del Chelsea. Quel 25 marzo la Spagna vinse per 2-1 a Wembley contro l’Inghilterra, l’unica nazionale contro cui papà Marquitos vinse una partita in nazionale.
E oggi, ha fatto il suo esordio anche il più giovane dei Marcos Alonso, il terzo rappresentante di una generazione di campioni che hanno vestito la maglia della Spagna. Lui come suo padre e suo nonno, anche stavolta contro una grande del calcio mondiale, l’Argentina.
In Spagna nessuna famiglia era mai stata così rappresentata in nazionale: i precedenti casi erano quelli della famiglia Reina, con Pepe e suo padre Miguel, e di un’altra famiglia Alonso, quella basca di Periko e del campione del mondo Xabi, entrambe con due membri. Cosa che non poté accadere per Valtonlá e Regueiro, nazionali spagnoli ai Mondiali del ’34, che però furono esiliati in Messico dopo la Guerra Civile spagnola e videro i propri figli giocare con la maglia Tricolor.
Caso unico in Spagna ma non nel mondo, visto che in altre sei nazionali ci sono stati casi simili. Tra i più famosi c’è quello della famiglia del Chicharito Hernández, unica a disputare tre edizioni dei Mondiali ma senza continuità di sangue visto che il nonno dell’attaccante del West Ham non è genitore di Javier Hernández Gutiérrez. Stessa situazione con la famiglia Forlán, in cui Juan Carlos Corazzo, nonno di Diego, fu persino allenatore di suo genero Pablo. E caso particolare anche per la famiglia dell’ex Pescara Weiss, visto che il padre e il nonno di Vladimir giocarono sì in nazionale ma con la Cecoslovacchia. Vantano tre generazioni di nazionali anche la famiglia Feeney per l’Irlanda del Nord, gli Emam per l’Egitto e i Salvinu per Malta.
Marcos Alonso adesso ha l'età giusta per diventare padre e chissà che dopo il suo esordio non possa prolungare la dinastia più duratura della storia della nazionale spagnola.