“It’s coming home”, l’Inghilterra ci riprova: quanto è cambiata la formazione di Southgate?
Dalle conferme di Walker e Rice alle novità Guéhi e Mainoo: chi c’era in campo nella finale a Euro 2020
It’s coming home: parte due. L’Inghilterra ha un’altra fiche da giocarsi. Dopo la delusione di Euro 2020 – con la vittoria dell’Italia sotto il cielo di Wembley – la formazione di Gareth Southgate ci riproverà. Grazie alla vittoria al 90’ contro l’Olanda firmata Ollie Watkins, infatti, i Three Lions hanno raggiunto la finale di Euro 2024 dove affronteranno la Spagna di De La Fuente. Esattamente 1099 giorni dopo, com’è cambiata quell’Inghilterra?
Da Wembely a Berlino: le scelte
“Ci sono molte aspettative nei nostri confronti” diceva Southgate alla vigilia dei quarti di finale contro la Svizzera. Pronostico rispettato? In parte. Perché se da una parte c’era molta fiducia nei confronti di Harry Kane e compagni, dall’altra aleggiavano dubbi e perplessità su alcune scelte prese dal CT. Ma poco importa: Southgate ha riportato la sua nazionale in finale. E ripartirà proprio dalle sue certezze.
In porta, come in quell’11 luglio, ci sarà Jordan Pickford. Una scelta condivisa in parte dai tifosi: parecchi, infatti, invocavano a gran voce il nome di Aaron Ramsdale. Al momento, però, la scelta presa dal CT sembra aver pagato. Con il portiere dell’Everton pronto a giocarsi un’altra finale.
E dunque, capitolo modulo. Contro la Svizzera e l’Olanda, l’Inghilterra è tornata a schierarsi con un 3-4-2-1. Lo stesso che Soutghate scelse contro l’Italia. E dunque manteniamo questa ossatura.
In difesa saranno presenti ancora una volta Kyle Walker e John Stones. Al centro la novità: fuori Harry Maguire, dentro Marc Guéhi, 24enne del Crystal Palace e tra i migliori nel suo ruolo nell’ultima stagione in Premier League. Il giovane difensore sta giocando un buon Europeo e – tra le altre cose – ha fornito l’assist a Bellingham nel gol del momentaneo 1-1 contro la Slovacchia agli ottavi.
E Maguire? Ha fatto discutere la decisione di non portarlo in Germania. Ma la scelta, anche questa volta, sembra aver dato ragione al CT.
Su una delle due corsie laterali ci sarà il solito Kieran Trippier. Uno tra Bukayo Saka e Luke Shaw occuperà quella opposta.
In mezzo al campo sarà presente Declan Rice. “Kalvin Phillips? Non abbiamo un suo sostituto naturale” diceva il CT dopo aver diramato le convocazioni. E dunque, piena fiducia a Kobbie Mainoo, centrocampista 19enne del Manchester United che ha ben figurato nell’ultima stagione.
Ed eccoci arrivati all’attacco. Al centro ci sarà Kane. Capitano, trascinatore e punto fermo della nazionale inglese. Rispetto all’ultima finale, l’attaccante arriva a Berlino con uno ‘score’ da record. Tre anni fa – con la maglia del Tottenham – il centravanti aveva concluso la stagione con 33 gol e 17 assist in 49 presenze. I numeri della stagione 2023/24 sono a dir poco migliorati: con la maglia del Bayern Monaco, Kane ha segnato ben 44 gol e fornito 12 assist in 45 presenze.
E alle sue spalle? La rivoluzione: fuori Raheem Sterling e Mason Mount. Al loro posto Phil Foden e Jude Bellingham, due dei giocatori più in forma nei principali campionati europei. Basti pensare che il talento del Real Madrid rientra tra i possibili vincitori del Pallone d’Oro…
Senza dimenticare Cole Palmer (decisivo contro la Svizzera ai rigori) e Ollie Watkins, la coppia che ha confezionato il gol del 2-1 contro l’Olanda e pronta a lasciare il segno a gara in corso.
Ma giusto per restare in tema: diverse critiche al CT sono giunte anche circa la decisione di lasciare in panchina il giocatore del Chelsea che – nell’ultima stagione – ha totalizzato 27 gol e 15 assist in 47 sfide.
Undici stelle in campo pronte a riportare il trofeo in Inghilterra. Per un successo sfiorato tre anni fa. E ora di nuovo lì. A un passo dall’esser conquistato.