Un diesel che ha innescato il turbo, ma quanta fatica... Joao Cancelo si è preso la fascia destra dell'Inter e adesso può mettere alle spalle i primi mesi difficili: "Giocare? Non si tratta di egoismo ma nessun giocatore è contento quando non gioca" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Non ero deluso perché non giocavo, ero deluso con me stesso. Ora è arrivato il momento. Credo di aver sfruttato l’occasione e cerco di dare tutto per la squadra. Sentiamo un po’ di ansia nel giocare bene. Credo che quest’ansia sia contagiosa. Stiamo cercando di migliorare e tornare quelli della prima parte. Derby? Come si dice anche in Portogallo, i derby non si giocano: si vincono. Credo Gattuso stia facendo un ottimo lavoro. Ho visto qualche loro partita, hanno migliorato in difesa e sono più compatti. Calhanoglu e Suso sono due giocatori molto forti. Il Milan ha tanta forza e continuità in mezzo al campo, sono una buona squadra".
Alcune curiosità... "Il Benfica è la squadra del mio cuore. Sono andato al Valencia dove ho cominciatoacapire cos’era il calcio professionistico. Sarà il mio club spagnolo per il resto della vita. Ora sono all’Inter, un grande club con una dimensione completamente diversa e tifosi molto appassionati. Portogallo? Sono orgoglioso del mio Paese, siamo una nazione molto piccola ma abbiamo tanti giocatori di qualità. Non è un caso che abbiamo il migliore giocatore al mondo nel calcio (Ronaldo, ndr), futsal (Ricardinho, ndr) e beach soccer (Madjer, ndr). I miei cani? Sono come i miei figli, vivono a Barreiro e mi mancano moltissimo. Può sembrare assurdo ma darei la mia vita per loro. Milano? Mi ha impressionato, è bellissima. Rispetto a Lisbona le manca il mare e fa più freddo, ma è stupendo camminare dal Duomo fino al Castello".
Sul duello per lo scudetto: "Io sono a favore del bel gioco e il Napoli per me è una squadra che lo fa. La Juventus è molto brava a difendere, squadra tipica italiana, difficile da affrontare. Sono un fan di Koulibaly. Ovviamente, escludendo i miei compagni". L'intervista integrale nelle pagine de La Gazzetta dello Sport.