"Dobbiamo essere più compatti: a questa squadra non manca la giocata di un singolo, servono più solidità e più spensieratezza. Qui ci mettiamo la faccia tutti e dobbiamo inseguire un solo risultato". Il messaggio di Sean Sogliano per il Bari è chiaro: tocca al direttore sportivo metterci la faccia dopo lo 0-4 di sabato al San Nicola contro il Benevento, con la piazza che chiede continuità di risultati. "Oggi è giusto che io sia qui, è troppo facile parlare dopo una vittoria: contro il Benevento abbiamo perso male- ha spiegato il ds-siamo dispiaciuti di come abbiamo perso: una volta passati in svantaggio, dobbiamo avere capacità e attributi per poter recuperare la partita".
Smentito ogni scricchiolio nel rapporto con Roberto Stellone: "Abbiamo parlato domenica e abbiamo chiarito le cose che ancora non sono positive. Tutti i mister vivono di risultati. Stellone deve stare tranquillo. In serie B si può perdere con tutti, ma tocca all'allenatore capire cosa non va e variare eventualmente qualcosa". Sette reti incassate in casa, zero fuori. "Questa è una tendenza che va assolutamente invertita-spiega deciso Sogliano-la maglia del Bari pesa e in casa c'è più pressione. La squadra ha i margini di miglioramento ed è giusto che l'allenatore ci rifletta. Deve capire se proseguire con questo impianto di gioco o meno: abbiamo creato occasioni, ma abbiamo le qualità per fare di più".
Caldo è il capitolo-portiere, dopo le polemiche sollevate dall'esclusione di Micai in favore di Ichazo: "Non mi sta bene la dietrologia: è facile tirare fuori dei casi perché il Bari ha perso 4-0. Gli errori li fanno tutti, non si può condannare un calciatore per questo. Su Micai non faccio cifre, dico solo che il Bari ha proposto a inizio campionato al giocatore (in scadenza a giugno 2017, ndr) altri due anni di contratto al doppio della cifra che guadagna quest'anno. Il calciatore non è stato messo da parte, ha anche iniziato da titolare il campionato. Abbiamo preso un altro portiere, Ichazo, che reputiamo allo stesso livello di Alessandro. La regola aurea del calcio dice che chi sta fuori deve essere il primo tifoso dei suoi compagni. Chi non lo fa, è fuori dallo spogliatoio. Quando Micai tornerà a dimostrare correttezza nei confronti dei compagni, le porte per lui saranno aperte. Io l'ho portato a Varese prima, poi gli ho fatto fare il primo contratto da professionista a Palermo e sono stato contento di ritrovarlo qui. Siamo tutti dei professionisti, ma nessuno pensi di essere superiore al Bari: questo è uno sport di squadra, quando non si gioca si deve tifare Bari. Preferisco avere una squadra più debole, ma la tutela dello spogliatoio è sacra".
Sei cambi a Terni, sette contro il Benevento: sin qui il turnover in casa Bari non ha pagato. "La rotazione dei calciatori non è certo un elemento nuovo, esiste da anni. L'allenatore ha le sue strategie, noi ora dobbiamo solo tornare a fare punti. Abbiamo tutti fretta, io sono il primo: qui bisogna sbrigarsi a risolvere quello che non c'è. Di certo, abbiamo visto cose positive, in particolare fuori casa. Non sappiamo fare la partita? Il mister sa fare le sue valutazioni, ne abbiamo parlato. Dobbiamo fare di più, o con le buone o con le cattive". Chi ancora non è al meglio è Gaetano Monachello: "Anche questo è un capitolo che va chiarito: appena è arrivato ha fatto bene, poi al ritorno dall'Under 21 ha lamentato una pubalgia che lo sta condizionando". Venerdì intanto i biancorossi saranno attesi dal Brescia di Brocchi: "Dobbiamo essere uniti, a Brescia voglio una partita gagliarda-è il messaggio di Sogliano-I moduli sono importanti, il modo di stare in campo anche: quello che però non può e non deve assolutamente mancare è la voglia di riscattarci".
LUCA GUERRA